Alessandro Borghi è affetto dalla Sindrome di Tourette: come si manifesta e come si tiene sotto controllo

L’attore Alessandro Borghi ha rivelato di soffrire di una leggera forma di sindrome di Tourette che gli causerebbe involontari movimenti del corpo. Oggi non si ancora quale sia l’effettiva origine della patologia: conosciamo bene però i suoi sintomi, come l’emissione di suoni al movimento di parti del corpo sui quali non si può avere controllo. Non ci sono terapie specifiche e le uniche a disposizione mirano ad aiutare nella gestione dei sintomi.
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Kevin Ben Alì Zinati 10 Aprile 2024
* ultima modifica il 10/04/2024

Movimenti incontrollati della testa o degli arti e suoni emessi involontariamente, senza che ce ne se possa rendere conto.

È la sindrome di Tourette, la patologia neurologica di cui soffre che Alessandro Borghi, l’attore italiano oggi in sala con "Supersex", la serie sulla pornostar Rocco Siffredi.

L’ha rivelato durante una recente intervista durante la quale ha spiegato che è stata la compagna psicologa a pensare, per prima, che dietro a quei “tic” che Borghi manifestava fin da quando era piccolo potesse esserci qualcosa di più.

Una volta eseguito poi tutte le analisi, la diagnosi ha confermato che l’attore è affetto da una forma lieve di Tourette, caratterizzata solo da movimenti motori involontari e non verbali.

Solitamente la sindrome di Tourette si manifesta durante l’infanzia e può persistere fino all’età adulta ma ancora oggi ha un’origine sconosciuta.

La scienza tuttavia è concorde nel pensare che tutto dipenda da un malfunzionamento delle gangli della base, delle aree del cervello deputate al controllo dei movimenti del corpo.

Come ti ho accennato all’inizio, la sindrome di Tourette si riconosce per la peculiare emissione involontaria di suoni, rumori, parole e movimenti di diverse parti del corpo, dal volto agli arti che vengono anche definiti “tic”.

I tic possono essere vocali e intesi sia come rumori simili a grugniti o colpi di tosse sia come vere e proprie parole pronunciate involontariamente e ad alta voce.

Quando sono di natura fisica, i tic sono dei veri e propri movimenti incontrollati come scatti della testa, saltelli improvvisi, contorsioni di arti e smorfie del viso.

A volte, queste manifestazioni possono anche diventare invalidanti: ricordi cosa è successo al cantante Lewis Capaldi, quando non dovette smettere di cantare sul palco e il pubblico intonò "Someone you loved" al suo posto?

Come si cura? Devi sapere che al momento non esiste una terapia specifica per la sindrome di Tourette. Chi ne soffre può affidarsi semmai a trattamenti per controllare i sintomi.

Un approccio che ha dato diversi frutti negli anni, specialmente nei bambini, contempla un approccio basato su percorso di terapia cognitivo comportamentale.

Due modalità, in particolare, si sono dimostrate estremamente efficaci nella gestione dei sintomi della Tourette. Una è la cosiddetta “inversione di abitudine”, che comporta prima il riconoscimento di eventuali processi di attivazione dei tic e poi la successiva messa in atto di una strategia per disinnescare questi meccanismi.

L’altra, invece, prevede l’esposizione graduale di un paziente al desiderio di mettere in atto determinati tic allo scopo di abituarlo a mantenere il controllo su questi movimenti involontari per un tempo sempre maggiore.

In presenza di tic più ricorrenti e gravi, i medici possono invece pensare a un approccio farmacologico basato sui cosiddetti agonisti alfa2-adrenergici, di medicinali miorilassanti o di antagonisti della dopamina.

Fonte | Iss

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