Api da salvare e modello che funziona. Il presidente degli apicoltori: “In Trentino ci siamo riusciti”

Si chiama Marco Facchinelli il presidente degli apicoltori che nel giorno internazionale delle api spiega come si possa evitare la distruzione del loro habitat e dell’ecosistema che, invece, favorisce l’ottima salute delle stesse api. Le colpe, i problemi le soluzioni.
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Mattia Giangaspero 20 Maggio 2023
Intervista a Marco Facchinelli Presidente Associazione Apicoltori Trentino

Un po' di tempo fa ti avevamo parlato di come negli ultimi dieci anni, nonostante le istituzioni nazionali e internazionali si fossero impegnate maggiormente per vietarlo, l'utilizzo dei pesticidi è in realtà aumentato, e in tutt'Europa. E proprio l'Europa adesso deve cercare una soluzione per farsi trovare pronta dal 2030 in avanti con il piano sulla biodiversità. Forse un esempio o uno spunto può essere preso e colto da quello che l'Associazione degli apicoltori del Trentino sta portando avanti. Sì, in Trentino, rispetto al resto d'Europa qualcosa sta cambiando e le api ronzano un po' più felici. Come? Per la giornata mondiale delle api ce lo spiega il presidente dell'Associazione degli apicoltori Marco Facchinelli.

Presidente volevo subito partire facendole una domanda sul modello che avete utilizzato. Come siete riusciti a migliorare la condizione di vita delle api in Trentino? 

"Inizialmente faccio una premessa. Il dialogo tra tutte le parti in gioco è la base per strutturare un piano. Un pilastro fondamentale. Siamo riusciti a rendere più consapevoli chi utilizza gli agrofarmaci. E quando le dico tutti gli utilizzatori, non voglio che si pensi solo al mondo agricolo. Questo perchè ci sono tantissime persone che utilizzano questi prodotti, anche semplicemente persone che fanno manutenzione del verde urbano, ferroviario o privato.

A tutte le cooperative che fanno manutenzione del verde pubblico utilizzando i diserbanti. Siamo riusciti a riunire tutti questi soggetti e abbiamo provato a renderli consapevoli di quali possono essere i danni di questi diserbanti. Le devo anche dire che quando ci siamo seduti intorno a un tavolo, non c'è stato nessun tipo di scontro, di un muro contro muro. Abbiamo puntato subito a cercare un obiettivo comune."

Di quale obiettivo parla? 

Ricercare prodotti che loro possono utilizzare, ma che non sono dannosi per le api.

Crede che serva una norma, una legge, una azione politica che vieta l'utilizzo in modo definitivo di determinati prodotti? 

"Parlando sempre di pesticidi e/o agrofarmaci in agricoltura le dico che non serve una legge che imponga un utilizzo di un prodotto piuttosto che un altro se non si crea consapevolezza sul tema. Noi in questo momento abbiamo una legge che vieta l'utilizzo di determinati prodotti durante la fioritura, ma si tratta di una legge incompleta.

Manca ancora un aspetto che indica come questi prodotti non debbano essere più utilizzati. Le faccio un esempio: ‘Se ho una pianta di albicocco e i petali sono caduti, non vuol dire che devo utilizzare un diserbante. Questo perchè nell'erba intorno ci sarà sicuramente qualche fiore nel sottofilare e potrebbe essere dannoso per l'ape. Io credo che la strada più corretta sia quella di rendere più consapevoli tutti."

Per oggi avete in mente di fare una manifestazione per le api? 

"Oggi a Trento non è possibile perchè è già presente una manifestazione per l'Orso, però l'importante è che si parli anche di api e in questo caso lo stiamo facendo. "