Aveva il cuore a destra ma è riuscita lo stesso a dare alla luce la sua bambina: la storia unica di una mamma di Salerno

Una donna aveva trascorsa gran parte della propria gravidanza ricoverata in ospedale a causa dei rischi connessi alla sua malattia, la sindrome di Kartagener. Si tratta di una malattia genetica ereditaria di cui si conta un caso ogni 20mila e che comporta un’anomala disposizione degli organi interni, inclusi polmoni, fegato e appunto il cuore.
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Kevin Ben Alì Zinati 6 Novembre 2023
* ultima modifica il 06/11/2023

Aveva il cuore che batteva regolare ma a destra, eppure è riuscita comunque a portare a termine la gravidanza, dando alla luce una bambina perfettamente sana.

È successo nei reparti di Gravidanza a rischio degli Ospedali riuniti San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, dove la donna era ricoverata da tempo perché colpita dalla sindrome di Kartagener.

Si tratta di una rara malattia genetica ereditaria che insorge in circa una persona su 20mila e si caratterizza per un’anomala disposizione degli organi interni, inclusi polmoni, fegato e appunto il cuore che, come nel caso della donna, può spostarsi dalla sua posizione tipica a sinistra verso la parte destra del torace.

La sindrome di Kartagener è ereditaria in modo autosomico recessivo: vuol dire, cioè, che entrambi i genitori devono portare il gene mutato per trasmettere la malattia.

Vista la condizione clinica, la donna aveva trascorso gran parte della gravidanza in ospedale per scongiurare qualsiasi rischio connesso alla malattia: tra questi, il problema della tenuta dei vasi sanguigni nel retro peritoneo, che normalmente è prevedibile durante una gravidanza ma che in questi casi è pericolosamente compromessa.

Tutti i medici consultati le avevano consigliato un taglio cesareo. Che è andato per il verso giusto. La bimba è venuta al mondo senza complicazioni significative. Soprattutto, la piccola era sana, con un peso di oltre 3 chilogrammi.

“La determinazione della madre e l’abilità dei professionisti salernitani hanno reso possibile una nascita sicura e hanno fornito un esempio di come la medicina moderna possa affrontare sfide uniche – ha raccontato in un post Facebook il dottor Mario Polichetti, primario del reparto Gravidanza a rischio degli Ospedali riuniti San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona – La storia di questa madre e della sua bambina, ha aggiunto, sarà senza dubbio d'ispirazione per molte persone”. 

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