
Un'abitudine tra le più diffuse in Italia, quella di bere il caffè e soprattutto di farlo dopo pranzo. C'è chi infatti prova a preveneire la sonnolenza che insorge durante la digestione e chi invece vuole ritagliarsi ancora qualche minuto di pausa prima di riprendere a lavorare. Un momento di relax e socializzazione, un vero e proprio rituale condiviso. Ma ti sei mai chiesto se sia anche salutare? Insomma, bere il caffè dopo pranzo fa bene o fa male?
Il caffè ha senza dubbio alcuni lati positivi e fa bene alla nostra salute (se non eccediamo naturalmente), tuttavia ci sono dei casi in cui è meglio berlo lontano dai pasti. Quindi visto che non è possibile dare una risposta univoca alla domanda se faccia bene o meno, capiamo quando può essere bevuto in tranquillità e quando è meglio evitarlo.
Non è indicato dopo il pasto, per esempio, per chi ha problemi di anemia o, più in generale, carenze di ferro, perché i polifenoli che sono contenuti all’interno di questa bevanda rendono più difficile all’organismo l’assimilazione dell'importante minerale.
Può, invece aiutare quando si affronta un pranzo importante e magari con piatti che risultano meno facilmente digeribili. Favorisce infatti la digestione anche quando si mangia in eccesso, sebbene sia importante ricordare che questo strappo alla regola non dovrebbe costituire un'abitudine.
In generale, quindi, se si segue uno stile di vita sano e non si è affetti da patologie specifiche, si può bere il caffè senza problemi e si può anche godere dei suoi benefici. Di nuovo, però, senza esagerare. L'ideale sarebbe mantenersi sulle due o tre tazzine al giorno e, magari, aspettare almeno un'ora dopo aver consumato il pranzo.
Fonte| Humanitas