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Bolletta del gas di dicembre pagata dallo Stato: il piano della Germania contro il caro energia

Tra le opzioni proposte dalla Commissione per il prezzo del gas, il governo tedesco sarebbe favorevole al piano di aiuti che prevede il pagamento a cittadini e piccole e medie imprese delle bollette di dicembre, prima di fissare un tetto al costo del gas a partire dal 2023.
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Alessandro Bai 11 Ottobre 2022

Bollette del gas pagate a tutti i cittadini per il mese di dicembre, in attesa di tempi migliori e aiuti più strutturati. È questo il piano con cui la Germania vuole affrontare questi mesi di crisi energetica, aiutando almeno in parte le famiglie, ma anche le piccole e medie imprese, a gestire i costi sempre più alti delle utenze derivanti dall'invasione russa dell'Ucraina e dal taglio delle forniture da parte di Mosca.

Si tratta di una mossa "una tantum", che rappresenta solo la prima fase di un piano più articolato proposto dalla Commissione tedesca per il prezzo del gas, la Gaspreiskommission, che dopo molte ore di consultazioni ha presentato varie strade per poter affrontare le conseguenze del caro energia: secondo vari media internazionali, tra cui Reuters, il governo si sarebbe detto favorevole a quella che prevede un rimborso totale della bolletta del gas dell'ultimo mese dell'anno a cittadini e aziende di taglia piccola o media.

A partire dal prossimo anno, poi, la strategia dal costo stimato di circa 90 miliardi di euro entrerebbe nel vivo con il suo secondo stadio che prevede un tetto ai prezzi del gas: da marzo 2023 e fino ad aprile 2024, infatti, le famiglie pagherebbero un prezzo di 12 centesimi al kilowattora sull'80% del consumo di gas dell'anno scorso, mentre nel settore industriale il limite al costo sarebbe applicato a partire da gennaio 2023, con un tetto fissato a 7 centesimi per kilowattora per il 70% del consumo dello scorso anno.

Secondo Veronika Grimm, a capo della commissione che ha stilato il piano, ha spiegato che le misure dovrebbero servire nell'immediato a fornire ad famiglie e aziende una "nuova normalità", senza forzare un ritorno artificiale alle tariffe in vigore prima della guerra tra Russia e Ucraina che "ha ribaltato le politiche energetiche tedesche".

Insomma, mentre in Italia alcuni cittadini stanno ancora aspettando il tanto chiacchierato bonus bollette da 200 euro, e ci si interroga su come un governo ancora da formare deciderà di affrontare il caro energia che sta affliggendo il Paese, la Germania muove l'ennesimo passo concreto. Non tutti sono stati virtuosi, sia chiaro, ma prima e dopo la controversa decisione di riaprire temporaneamente le centrali a carbone, Berlino aveva già stilato un piano per arrivare a produrre il 100% di energia da fonti rinnovabili entro il 2035 e firmato un'alleanza per l'idrogeno con il Canada.

Oggi che le riserve di gas in vista dell'inverno "sono quasi piene", come affermato da Veronika Grimm, la priorità diventa il supporto a quei nuclei famigliari e aziende che rischiano di essere affossati dai prezzi del gas schizzati alle stelle: ecco perché la Germania è pronta ad agire mettendo mano direttamente alle bollette.