
Cambio di marcia del governo Meloni sul tema bonus bollette. Sì perché se da un lato c'è il rinnovo degli aiuti alle famiglie in difficoltà, dall'altro c'è anche lo stop ai contributi per le bollette delle imprese. Questa scelta è dovuta al calo dei prezzi sul mercato e via via verranno sempre più ridotte le agevolazioni anche ai cittadini.
Il Consiglio dei ministri riunito a Palazzo Chigi nella serata di ieri, martedì 27 giugno, ha dato il via libera a un nuovo decreto bollette (in tutto circa 800 milioni) che proroga il bonus sociale per aiutare i meno abbienti a pagare le bollette. Lo sconto, secondo quanto si legge nella bozza del testo, si allungherà di altri tre mesi, fino al 30 settembre.
Confermato il bonus fino al 31 dicembre per le famiglie numerose con almeno 4 figli, con soglia soglia dell'Isee prevista di 30mila euro. Rinnovati anche l’azzeramento degli oneri di sistema per il settore del gas e l’aliquota Iva ridotta al 5% per il teleriscaldamento e per l’energia prodotta con il gas metano.
Per fare richiesta e quindi ottenere il Bonus bollette 2023 non bisogna presentare alcuna domanda: non è più necessario infatti presentare, oltre all'ISEE, la domanda specifica. È sufficiente che le famiglie o i nuclei interessati compilino la DSU sul sito dell'INPS per ottenere l'attestazione ISEE.
Questo è stato un recap di tutte le proroghe che il Governo Meloni ha attuato, adesso però parliamo anche delle novità in negativo per le aziende. L’esecutivo ha deciso di non rinnovare i crediti d’imposta, in scadenza il 30 giugno.
Un altro ridimensionamento che è avvenuto dopo l'ultimo decreto sulle bollette del 29 marzo. In quel caso vennero stanziati 4,9 miliardi di euro e il taglio dell'aliquota dal 45 al 20%. Così come era stato ridotto, dal 35% al 10%, il contributo per le bollette della luce destinato alle imprese con contatori di energia elettrica fino a 4,5 kW. Inoltre furono reintrodotti gli oneri di sistema che pesano in maniera particolare sulle bollette dell’energia elettrica per famiglie e imprese.