Bonus condizionatori 2023: cos’è, a chi spetta e come richiederlo

Sapevi che esiste un bonus che ti permette di risparmiare notevolmente sull’acquisto dei condizionatori?
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Francesco Castagna 21 Luglio 2023

A estate inoltrata sicuramente starai pensando a che sbaglio hai fatto a non installare i condizionatori anche quest'anno. Lo so, ma non ti preoccupare, c'è una bella notizia per te: anche nel 2023 è stato rinnovato il bonus condizionatori.

Grazie a questa agevolazione lo Stato ha permesso a molti cittadini di non soffrire le temperature che in questi giorni stanno colpendo numerose città italiane.

Cos'è il bonus condizionatori 2023

Stiamo parlando a tutti gli effetti di una detrazione, che va dal 50% al 65%, sulle spese per l'acquisto di un nuovo impianto di climatizzazione. In realtà il bonus non è uno solo, bensì tre. Vediamo insieme in che modo è possibile detrarre la spesa grazie ai diversi bonus disponibili.

Come funziona il bonus condizionatori

Devi sapere infatti che per usufruire della detrazione del 50%, legata ai condizionatori, puoi richiedere sia il bonus mobili che il bonus casa, ecco come:

  • bonus casa: in questo caso puoi recuperare il 50% in 10 anni, fino a un limite di spesa massima di 96.000 euro. Ti ricordo che attualmente il bonus casa prevede uno sconto del 40%, è di fatto "maggiorato" e dura soltanto fino alla fine del 2024. Da quel momento in poi, salvo modifiche, tornerà al 36%.
    Per usufruirne è necessario acquistare un condizionatore che permetta un risparmio energetico. È importante che tu concluda l'acquisto con un bonifico parlante, con tutti i dati necessari, e che tu ne faccia comunicazione all'Enea entro 90 giorni dall’installazione o dal collaudo.
  • bonus mobili: per questa tipologia sappi che il limite massimo di spesa è di 8.000 euro nel 2023 e di 5.000 euro nel 2024. Anche questo bonus permette una detrazione del 50% in 10 anni. Alcune informazioni utili: non è necessario il bonifico parlante, ma il pagamento deve essere tracciabile, quindi non potrai pagare con contanti; non potrai fare uso né dello sconto in fattura né della cessione del credito, nel caso in cui stai facendo una ristrutturazione straordinaria. Non è necessario fare comunicazione dei lavori a Enea, ma è sempre bene farlo, poiché l'Enea tiene traccia di tutti gli interventi di efficientemente energetico.

Per ottenere uno sconto in fattura del 65% invece dovrai usufruire dell'ecobonus. Vediamo insieme di cosa si tratta. L'Ecobonus prevede il recupero del 65% in 10 anni, fino a un limite massimo di spesa di 46.154 euro. Per usufruire di questa riduzione della spesa dovrai pagare con bonifico parlante.

Dovrai mandare, entro 90 giorni dall'installazione o dal collaudo, una comunicazione a Enea con le seguenti informazioni: la scheda informativa degli interventi con l’importo delle spese, il risparmio energetico che otterrai (attraverso un attestato di prestazione energetica), i dati catastali e personali di chi usufruisce del bonus.

Per l'acquisto di condizionatori durante interventi trainanti avrai diritto addirittura al Superbonus 90% della detrazione. Cosa sono questi interventi? Tutti quelli che consentono la riqualificazione energetica degli edifici.

Se sostituisco un vecchio condizionatore con uno a pompa di calore o a risparmio energetico ho diritto al bonus?

Sì, in questo caso puoi usufruire dell'ecobonus di cui ti ho appena parlato. Potrai quindi chiedere il bonus, a patto che l'intervento sia certificato dal produttore o da chi lo installa. Tale impianto deve poter funzionare anche per il riscaldamento invernale.

Se faccio un intervento di riqualificazione energetica ho diritto al bonus?

Sì, come ti ho anticipato prima, gli interventi di riqualificazione energetica ti permettono di richiedere il bonus, a patto che la data di inizio lavori sia antecedente a quella dell'installazione dei condizionatori. Nel caso di interventi trainanti puoi accedere al Superbonus 90%.

Quali sono i requisiti

Non ci sono grandi requisiti per accedere al bonus condizionatori, sostanzialmente è necessario che:

  • Lo stabile sia a norma
  • il pagamento dei lavori sia tracciabile e documentato con fattura
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