C'è chi preferisce rientrare a casa e avere un quattro zampe scodinzolante, impegnato al massimo nel farti le feste. C'è chi invece, rientrando tra le quattro mura domestiche, non rimane male nel vedere il felino convivente degnarlo di una minima attenzione e voltargli le spalle per accoccolarsi sulla poltrona. Sicuramente c'è qualcosa che distingue un proprietario di cane da un proprietario di un gatto. Già solo la scelta di convivere con uno o con l'altro animale.

In passato, il noto settimanale di informazione Time, si era addirittura preso la briga di evidenziare attraverso un sondaggio come i proprietari di un gatto fossero prevalentemente progressisti, mentre i proprietari di un cane, fossero più conservatori. Una tesi tra l’altro sostenuta dal fatto che lo stesso Clinton (democratico) avesse ospitato sotto il tetto della Casa Bianca un gatto, mentre Bush (repubblicano) avesse preferito condividere gli spazi con un cane.

Al di là dell’ideologia politica, sembra che preferire di convivere con un cane o con un gatto, delinei tipologie di personalità ben differenti. Lo conferma una ricerca condotta nel 2017 da Denise Guastello, professoressa di psicologia alla Carroll University, nel Wisconsin, dal titolo “Personality Differences between Dog People and Cat People”, secondo la quale la scelta dell’animale domestico dipenderebbe da vari fattori, tra cui  la personalità e lo stile di vita del padrone.

Lo studio si è basato su un sondaggio nel quale sono state intervistate 200mila persone. I risultati hanno evidenziato come i proprietari dei cani avrebbero il 15% in più di probabilità di essere persone estroverse e socievoli, anche se più conformiste, mentre chi ospita in casa un gatto ha l’11% in più di possibilità di essere una persona introversa, ma più sensibile e aperta di mente. Anche la tipologia di nucleo famigliare ha il suo peso nella scelta di avere un cane o un gatto. Tendenzialmente una famiglia con bambini preferisce avere con sè un cane, mentre le persone anziane o i single, prediligono i gatti.

Vivere con un cane è sicuramente un’esperienza di tipo sociale. Uan responsabilità che ti obbliga letteralmente a uscire di casa dalle tre alle quattro volte al giorno e di incontrare inevitabilmente persone, nel 99% dei casi altri proprietari di cani che come te stanno dedicando il loro tempo alla sgambettata del loro amico a quattro zampe. Ecco perché non a caso in area cani nascono anche amicizie improbabili, vale a dire con gente con cui non avresti mai scambiato una parola o un saluto e che invece incontri lì, in un’area recintata, dove si passa il tempo lanciando palline e legnetti.

Il proprietario di un cane è generalmente una persona più accomodante, propensa alle relazioni, più estroversa e in genere poco umorale, anche se io sostengo sempre di più la tesi che i proprietari di Fido abbiano degli aspetti caratteriali quasi border-line.

Ma probabilmente penserei lo stesso dei proprietari dei gatti, se avessero più occasioni di mostrarsi pubblicamente. Invece no. Chi possiede un gatto, ha firmato un contratto a lungo termine per una convivenza molto più intima, che non ammette più di tante interazioni sociali (a meno che non si inviti a cena qualcuno), e che si basa sull’indipendenza reciproca. Chi prende con sè un gatto, infatti, sa che sarà poco influenzato dalla presenza di questo quadrupede domestico, potrà lasciarlo a casa anche l’intera giornata senza doversi preoccupare di trovare una cat sitter. Al limite… basta una gattaiola.

Fonte | “Personality Differences between Dog People and Cat People” pubblicato nel 2017 su Human-Animal Interaction Bulletin, Volume 5, No. 1