
Ormai le capsule e le cialde del caffè hanno rimpiazzato nella maggior parte delle abitazioni il caffè in polvere per moka. Sono molto comode, è vero, ma il rovescio della medaglia è l'inquinamento. Sono spesso, infatti, prodotte in plastica (soprattutto le capsule compatibili) e quindi non differenziabili.
In ogni caso, l'importante è sempre fare una differenziata consapevole e corretta, cercando di sprecare il meno possibile e riciclare anche il più piccolo rifiuto. Ecco quindi come differenziare al meglio le capsule e le cialde del caffè in modo da inquinare meno.
Le cialde per caffè sono piccoli involucri pensati per le macchinette professionali e sono solitamente realizzati in materiali compostabili e caffè (compostabile già di suo). Dopo averle usate, quindi, buttale nell'umido oppure nella tua compostiera casalinga.
Le capsule di plastica (quelle compatibili) sono le più inquinanti, proprio per il materiale poco sostenibile in cui sono realizzate. Per renderle meno inquinanti, tuttavia, puoi scegliere di svuotarle una volta usate, di lavarle sotto l'acqua e di gettarle nel bidone della raccolta della plastica.
Il produttore originale, innanzitutto, raccoglie le capsule in alluminio usate. Raccoglile, quindi, e portale dal rivenditore più vicino per essere sicuri che vengano smaltite correttamente.
In alternativa, puoi svuotarle (utilizzando il caffè per fertilizzare le tue piante) e risciacquarle grossolanamente, quindi buttarle nel cassone dei metalli (di solito associato a quello del vetro o della plastica a seconda del tuo Comune di residenza).
Se le capsule sono piene, invece, o le porti al produttore (nel caso di quelle in alluminio), oppure sarai costretto a gettarle nel sacco indifferenziato (sia quelle in alluminio sia quelle in plastica).