Carne di pollo: cosa sapere prima di mangiarla

Ti piace la carne di pollo? C’è una buona notizia per te: può essere l’ingrediente di un’alimentazione sana ed equilibrata. Attenzione, però: per scongiurare rischi per la tua salute devi mangiarla solo se ben cotta. Quella cruda può infatti essere contaminata da batteri come salmonella e Campylobacter, che fortunatamente puoi uccidere con la cottura.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Kevin Ben Alì Zinati 26 Giugno 2024
* ultima modifica il 03/07/2024
In collaborazione con la Dott.ssa Silvia Soligon Biologa nutrizionista

Una o due porzioni alla settimana: è questo il consumo di carne di pollo consigliato per un’alimentazione sana ed equilibrata. Mangiandola assumi proteine di buona qualità, più grassi insaturi che saturi, e anche un po' di vitamine e minerali. Fai attenzione, però, alla sua preparazione: la carne di pollo può essere mangiata solo ben cotta. Cuocendola bene scongiuri il rischio di problemi gastrointestinali prolungati e molto fastidiosi – e anche di possibili complicazioni ben più gravi di un mal di pancia.

Infatti le carni avicole possono essere contaminate da batteri che puoi uccidere solo con una cottura accurata. Ti parlerò, in particolare, di salmonella e Campylobacter, le due principali minacce alla tua salute che si possono nascondere nel pollo crudo.

I rischi della salmonella

I rischi della salmonella dipendono dal tuo stato di salute. Nella maggior parte dei casi a colpire è la forma più lieve, che però resta fastidiosa. I suoi sintomi includono dolori addominali, diarrea, nausea, vomito e febbre. Se però sei un soggetto fragile (perché sei anziano o perché convivi con deficit del sistema immunitario) potresti ritrovarti alle prese con forme più gravi associate a infezioni del sangue, delle ossa, delle meningi (sì, hai capito bene: la meningite) o di altri organi o tessuti. Se invece sei una donna incinta devi sapere che l'infezione può interferire con lo sviluppo del tuo bambino, e se hai dei figli piccoli devi ricordare che anche loro sono più propensi a sviluppare i sintomi più gravi.

Fortunatamente i casi più frequenti sono quelli che si risolvono nel giro di pochi giorni, ma la situazione può diventare seria a tal punto da richiedere il ricovero in ospedale. Perché rischiare?

I rischi del Campylobacter

I rischi del Campylobacter sono analoghi a quelli della salmonella. Anche questo batterio potrebbe farti passare lunghe giornate in compagnia di dolori addominali, diarrea, nausea, vomito e febbre. Quello che preoccupa di più è però il rischio che l'infezione possa degenerare in una meningite, in un'endocardite (un'infezione del cuore) o, nel caso delle donne incinte, in un aborto. Per questo alle persone più a rischio possono essere consigliati gli antibiotici, che invece vengono risparmiati in molti altri casi. Qui, però subentra un altro problema: le specie di Campylobacter antibiotico-resistenti sono sempre più numerose, e quindi trovare un farmaco efficace potrebbe diventare più complicato.

Mai lavare la carne di pollo

Dopo aver letto tutto questo potresti essere tentato di dare una bella lavata a fettine e cosce di pollo prima di metterti a cucinarle. Ti invito a resistere al tuo istinto: potresti addirittura peggiorare la situazione. Non basta infatti un po’ d’acqua per sbarazzarsi di microbi come il Campylobacter, e lavare la carne di pollo contaminata ti fa rischiare di spargere il batterio qua e là per la cucina, trasportato dagli schizzi d’acqua. Così facendo aumenti la probabilità che qualcuno finisca per entrare in contatto con il batterio.

Per questo anziché affidarti al lavaggio devi sempre cucinare accuratamente la carne di pollo. Se la consumassi fuori casa, per esempio al ristorante, e dovessi accorgerti che ti viene servita indietro di cottura, non farti problemi a chiedere che venga cotta meglio: in ballo c’è la tua salute, meglio non esporla a rischi facilmente evitabili.

Infine, ricorda che per proteggerti da salmonella e Campylobacter è importante che tu segua opportune norme igieniche in cucina. Ti invito quindi a lavarti bene le mani (con acqua calda e sapone, per almeno 20 secondi) tutte le volte che maneggi della carne di pollo e a non usare gli utensili che hai usato con il pollo crudo per altri alimenti (soprattutto se li mangerai crudi) senza averli prima lavati altrettanto accuratamente.

Quante volte a settimana si può mangiare il pollo?

Secondo le indicazioni delle linee guida italiane per un'alimentazione sana – fatta di 2000 kcal settimanali in totale – le raccomandazioni sono quelle di cercare di limitarsi a un consumo di carne bianca, quindi pollo e coniglio, a circa 100 grammi due volte a settimana.

Fonte | Ministero della Salute

(Articolo scritto da Silvia Soligon il 7 Febbraio 2020
Modificato da Kevin Ben Alì Zinati il 26 giugno 2024)

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.