Si chiama “SharkApp” la nuova applicazione che consentirà di segnalare e mappare la presenza dello squalo elefante nel mare al largo della Sardegna, in particolare nelle acque dell'Area marina protetta Tavolara Punta Coda Cavallo, nel nord ovest dell’isola. Una campagna di avvistamento interattiva e partecipativa che vuole rendere tutti protagonisti, dall’esperto navigante al semplice appassionato.

Lo squalo elefante (anche chiamato cetorino o squalo pellegrino) è una specie del tutto innocua – si nutre infatti di plancton – che vive nel mar Mediterraneo. Se lo incontrassimo, trovandoci al largo, faticheremmo a non vederlo: si tratta infatti del secondo pesce più grande sulla Terra dopo lo squalo balena, dato che la sua lunghezza può raggiungere i 12 metri.

Questa specie, purtroppo, è ancora poco conosciuta e di conseguenza poco tutelata. Lo squalo elefante è classificato dalla Lista rossa della IUCN tra la specie in pericolo (Endangered). Per questo, il progetto europeo LifeElife, che è impegnato nella conservazione degli Elasmobranchi (squali e razze) in Italia, ha deciso di promuovere la creazione di una rete di protezione nell’Area marina Protetta Tavolara Punta Coda Cavallo.

“Il Nord della Sardegna è un hot spot per gli avvistamenti di squalo elefante. Contribuire alle segnalazioni è importante, ma ancora più importante è fare attenzione durante la navigazione per evitare danni a questi grandi e pacifici animali”, scrivono dall’Area marina Protetta.

All’inizio dell’estate, gli esemplari di squalo elefante migrano proprio verso il nord della Sardegna. Se avrai la fortuna di essere da quelle parti nei prossimi mesi, ricordati di tenere gli occhi aperti e di scaricare l’applicazione gratuita SharkApp per aiutare a monitorare e proteggere questa specie.