
La cellulite è più di un inestetismo. È un’infiammazione profonda dei tessuti, che non si può sconfiggere completamente con trattamenti estetici. Eppure, pur di ridurre la buccia d’arancia si è disposti a provare qualsiasi cosa, proprio come il cupping o coppettazione, che da qualche anno va di gran moda. Sai che cos’è e quali siano i rischi?
La coppettazione è una pratica, risalente al 3000 a.C, utilizzata nella medicina tradizionale in diverse parti del mondo, tra cui Cina e Medio Oriente. Si tratta di creare un'aspirazione sulla pelle utilizzando un bicchiere di vetro, ceramica, bambù o plastica. La pressione negativa si forma nella coppetta applicando una fiamma alla coppetta stessa per rimuovere l'ossigeno prima di posizionarlo sulla pelle o attaccando un dispositivo di aspirazione alla coppetta dopo che è stata posizionata. L'effetto è un po' quello di una ventosa molto forte. Nella "coppettazione bagnata", la pelle viene perforata e il sangue scorre nella coppa. La "coppettazione a secco", invece, non comporta la perforazione della pelle. Ha lo scopo di rompere la stagnazione e smuovere la circolazione, aumentare il flusso sanguigno, il drenaggio linfatico e risolvere problemi che a volte sono profondi negli strati muscolari.
La medicina tradizionale cinese sostiene che il cupping sia utile in caso di ristagno o blocco di flusso energetico e che la cellulite non sia diversa. Può essere il risultato di una cattiva circolazione sanguigna, problemi linfatici, ritenzione di liquidi e squilibri ormonali, quindi drenare e ridurre gli accumuli potrebbe essere funzionale. Esistono però diverse tecniche per questo inestetismo:
La coppettazione è considerata un trattamento sicuro, ma ci sono di rischi e delle controindicazioni che bisogna conoscere prima di sottoporsi al trattamento: