Da oggi hai una ragione in più per non cedere alla rabbia: potresti aumentare di peso. A sostenerlo è un nutrizionista messicano, Juan Manuel Romero Villa, che ha condotto un studio durato ben 14 anni attraverso il quale ha scoperto che una delle cause dell’aumento di peso può essere un retrattore di tipo emotivo.

Fino ad oggi abbiamo sempre pensato che i fattori responsabili dell’aumento di peso fossero un’alimentazione scorretta e disordinata, la mancanza di sufficiente riposo e la scarsa attività fisica. Invece, da oggi, dovremo fare più attenzione anche alla rabbia.

Secondo il nutrizionista Juan Manuel Romero Villa arrabbiarsi fa male, soprattutto se vuoi raggiungere il tuo peso forma. La rabbia non è solo causa di invecchiamento precoce, ma provoca nell’organismo un aumento della produzione di cortisolo, il cosiddetto ormone dello stress, e di adrenalina. Se non fosse abbastanza, la rabbia aumenta anche il battito cardiaco e quando succede, il tuo sistema cardiocircolatorio si sovraccarica di lavoro provocando, come effetto, un deterioramento delle pareti arteriose.

Ma perché la rabbia incide anche sul tuo peso? Sempre secondo il nutrizionista quando ti arrabbi nel tuo corpo si innesca un processo che porta a ingrassare: la rabbia diventa un agente intossicante, perché l’aumento di cortisolo e di adrenalina fa sì che le cellule del corpo accumulino energia senza riuscire a liberarsene e proprio questa energia massimizza la produzione di grasso corporeo.

"È un libro che ha lo scopo di aiutare le persone ad abbandonare il senso di rabbia che pervade la loro vita, perché la rabbia è una causa del sovrappeso e dell’obesità – spiega Juan Manuel Romero Villa -. È fondamentale che chi vuole dimagrire, affronti la cosa non solo dal punto di vista metabolico, ma anche emozionale, vale a dire imparando a lasciare tutte le emozioni negative”.

Il noto nutrizionista messicano è anche autore del libro “El que se enoja engorda” ("Chi si arrabbia ingrassa"), nelle cui pagine sostiene l’importanza delle emozioni, responsabili dell’equilibrio della persona, non solo mentale, ma anche fisico.