Coltivare il garofano è semplice: attenzione solo al sole diretto e ai ristagni di acqua

Per riempire di colori i vasi sul tuo balcone, puoi scegliere di coltivare il garofano, una pianta resistente a malattie e parassiti, che teme solo i raggi solari diretti e la troppa acqua. Mantieni il terriccio umido, concima ogni 20 giorni in primavera e posizionalo in una zona protetta dal vento e ombreggiata.
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Mattia Giangaspero 11 Settembre 2023

Il garofano è una pianta erbacea della specie Dianthus e che appartiene alla famiglia delle caryophyllaceae: se cerchi un modo per abbellire il tuo appartamento, sappi che non richiede grandi attenzioni ed è facile da coltivare sia sul balcone che in casa. Quando pensi ai garofani, probabilmente ti vengono in mente i moltissimi colori diversi che può assumere il suo fiore: che sia bianco, rosa, giallorosso o screziato, la sua fioritura regala spettacolo a partire dalla primavera fino all'autunno.

Come ti abbiamo già spiegato in un altro articolo, sono proprio i colori a determinare il significato del garofano, associato a una ricca simbologia. Probabilmente aiuta il fatto che questa pianta sia ormai diffusa in tutto il mondo, dato che esistono varie specie che crescono spontaneamente in Europa, Asia o Africa. Il garofano comune (Dianthus caryophyllus) possiede foglie di un colore verde-grigiastro e può raggiungere anche un'altezza di 80 centimetri; i fiori presentano invece un diametro di pochi centimetri e possono spuntare da soli o fino a gruppi di 5.

In ogni caso, se hai deciso di darti alla coltivazione dei garofani devi sapere, come per ogni altro fiore, dove posizionarli, quale terreno scegliere e quante volte innaffiarli. Attenzione poi anche al clima: i garofani non amano né il freddo né il caldo, vivono benissimo a temperature che oscillano dai 10°C ai 20°C, pertanto dove fa molto freddo per iniziare a coltivarli è meglio aspettare la primavera, mentre dove fa più caldo e il clima è più secco, si possono piantare anche in pieno inverno.

Descrizione della pianta e varietà

Se ti è mai capitato di andare dal fioraio per acquistare uno o più garofani, probabilmente ti sarà stato chiesto di che colore lo volevi. In effetti, su questo aspetto c'è l'imbarazzo della scelta, viste le svariate tonalità che possono assumere questi fiori. Forse, però, non sapevi che il colore originale del garofano è un rosa-porpora brillante, ma siccome del Dianthus esistono oltre 300 specie, ci sono tantissime varietà e altrettanti colori, favoriti anche dalle ibridazioni a cui la pianta si presta in modo particolare.

Ti ho già parlato del garofano comune, ovvero del Dianthus caryophyllus, che è tra i più diffusi e del quale sono stati creati ibridi che vanno dal blu, verde, giallo e lilla fino a colorazioni screziate che offrono combinazioni cromatiche come bianco-rosso o giallo-viola. Tra le altre specie, poi, possiamo ricordare:

  • Dianthus barbatus: chiamato anche garofano dei poeti, è originario dell'Europa ed è una specie particolarmente antica, coltivata a partire dal 1500. La fioritura comincia durante l'estate e prosegue poi per tutta l'estate, producendo fiori di colori vivaci e riuniti in piccoli mazzi.
  • Dianthus chinensis: è noto anche come garofano cinese, nome che rivela la sua origine. I fiori spuntano singolarmente e possono essere rosa, bianchi e rossi, ma questa specie cresce meno rispetto alle altre e forma cespugli alti fino a 35 centimetri.
  • Dianthus superbus: si contraddistingue per il suo aspetto che gli è valso l'appellativo di garofano a pennacchio. Cresce spontaneamente in Europa e anche in Italia, dove lo possiamo trovare soprattutto nelle zone di montagna, su Alpi o Appennini, oltre che a lato dei boschi.
  • Dianthus deltoides: queste specie è anche chiamata garofanino minore e si trova specialmente in Europa e Asia, oltre che in America, dove però è stata introdotta successivamente. Si tratta di una pianta erbacea perenne, con i fiori dal colore rosa o bianco che presentano un diametro ridotto, tra 15 e 20 millimetri.

Come coltivare i garofani in giardino

Un’immagine del fiore particolare prodotto dal garofanino minore.

Posizione

I Garofani amano il sole che stimola ricche fioriture.  Attento però al sole diretto. Una sovra esposizione potrebbe danneggiare la pianta e bruciare i fiori. Se vengono posizionati in ombra non fioriscono. Nelle giornate più calde estive e nelle zone particolarmente afose è meglio posizionarli a mezz'ombra, specialmente nelle ore più torride della giornata

Terreno

Il garofano ha difficoltà a crescere nei terreni troppo compatti e crostosi. Tollera i terreni ricchi di calcare e ama invece i substrati ricchi di sabbia e ben drenati. Ecco perché al momento di acquistare il terriccio per i tuoi garofani, scegli un terriccio organico e utilizza sempre della sabbia o dell’argilla espansa per favorire il drenaggio. Nel momento in cui stai interrando i tuoi fiori, ricordati di pulire il terreno da eventuali erbacce. In primavera i garofani vanno concimati ogni 20 giorni circa. Puoi usare prodotti specifici per le piante che fanno fiori o un concime granulare a rilascio lento.

Annaffiatura

Innaffia regolarmente, ma non spesso: i garofani temono i ristagni d’acqua. Controlla quindi il sottovaso e se ti accorgi di acqua stagnante, svuotalo il prima possibile; poi cerca di diminuire le quantità di acqua per evitare che il problema si ripresenti. Il terreno in cui far crescere i garofani  deve essere sempre leggermente umido; innaffia quindi la pianta quando, dopo averlo tastato,  lo trovi asciutto; se invece è ancora abbastanza umido, rimanda al giorno successivo la tua innaffiatura quotidiana. Per favorire la fioritura in estate aumenta leggermente la frequenza e la quantità di acqua.

Potatura

Non è richiesta nessuna potatura particolare, ma semplicemente una leggera pulizia dei ciuffi a fine inverno e l'eliminazione delle parti che si sono essiccate.

Come coltivare i garofani in vaso

Sopporta con difficoltà il vento quindi attenti se avete intenzione di coltivare garofani in vaso sul balcone di casa. Amano, invece, una posizione luminosa, una temperatura di 20-30 °C e annaffiature frequenti, anche quotidiane; è importante mantenere il terriccio sempre umido. L'eliminazione dei fiori sfioriti favorisce una lunga fioritura.

Come curare i garofani

Il garofano va bagnato regolarmente, senza esagerare con l'acqua: in questo periodo una volta ogni 2 giorni è sufficiente. Quando farà più caldo, passa a irrigazioni quotidiane, ma evita i ristagni: in caso notassi acqua stagnante nel sottovaso, eliminala subito e riduci la quantità d'acqua.

Cosa fare con i garofani secchi?

Per favorire la rifioritura e rafforzare la piante, le foglie ed i fiori morenti vanno eliminati man mano. Vanno recisi i soli fiori secchi o anche parte del gambo, se anche questo è o si sta seccando.

Come moltiplicare i garofani

Le tecniche di propagazione per moltiplicare garofani e garofanini sono diverse. I metodi più usati nel giardinaggio (in ambito domestico) per la moltiplicazione delle piante sono principalmente tre: talea, propaggine e margotta.

Malattie e parassiti

La buona notizia è che i garofani non sono particolarmente soggetti a parassiti e malattie. L'unico rischio che potrebbero correre è quello di soffrire il mal bianco e la fusariosi, due malattie causata dai alcuni funghi. Se si piantano nel terreno è bene mantenere una adeguata spaziatura per consentire una buona circolazione di aria e prevenire muffe, funghi e altre malattie.

(Pubblicato da Gaia Cortese il 21-06-2021

Modificato da Mattia Giangaspero l'11-09-23)