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Come affrontare la carenza di farmaci senza cedere alla trappola dell’allarmismo

La carenza di alcuni noti farmaci “brandizzati” sta generando allarme in tutta Italia, soprattutto a fronte dell’alta incidenza di influenza e Covid-19. Il problema c’è, ma ci sono anche le soluzioni, come i farmaci generici o le formule galeniche. Vediamo cosa sono.
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Maria Teresa Gasbarrone 2 Gennaio 2023
* ultima modifica il 17/01/2023

Tosse, mal di gola, raffreddore e febbre. Se anche tu hai questi sintomi, potresti essere tra le migliaia di persone costrette a letto dall'influenza o dal Covid-19. Quest'anno infatti la compresenza delle due malattie sta facendo registrare numeri da record: solo nella prima settimana di dicembre sono stati segnalati 943mila casi di sindromi simil-influenzali, mai così tanti dai tempi dell'influenza suina del 2009. Ma le anomalie di questa stagione influenzale non finiscono qui.

Se hai avuto uno di questi sintomi forse hai già intuito di cosa stiamo parlando: i medicinali contro febbre e dolore scarseggiano e non è così facile trovarli in farmacia. È  un dato di fatto, anche le autorità del settore come Federfarma e l'Associazione dei distributori farmaceutici (Adf) lo confermano. Allo stesso tempo però è fondamentale non cedere in inutili e dannosi allarmismi: a mancare – ribadisce Federfarma – sono soprattutto i farmaci "brandizzati" tra i più noti e quindi richiesti, ma in caso di necessità, le soluzioni alternative, come i farmaci equivalenti, ci sono e sono ugualmente valide.

Cosa sta succedendo

"Quella che stiamo vivendo – avvertono da Federfarma – è una situazione complessa, ma non del tutto nuova. Il fatto che alcuni farmaci manchino è infatti un problema che ritorna ciclicamente". A causarlo è però un insieme di fattori: alcuni sono strutturali, legati ai meccanismi di produzione e distribuzione del sistema farmaceutico, altri, invece, dipendono dal particolare periodo storico che stiamo vivendo.

Secondo Aifa al momento sarebbero più di 3mila i medicinali difficili da trovare

La pandemia prima e la guerra in Ucraina dopo hanno infatti messo in crisi l'industria farmaceutica creando problemi nuovi come il boom di richieste di alcuni medicinali, la mancanza di materie prime per l'imballaggio o il rincaro dei prezzi del carburante che ha determinato non pochi ritardi nella distribuzione dei medicinali.

Quali farmaci mancano

Già a maggio 2022 il problema era evidente tanto da spingere l'Agenzia Europea per i medicinali (Ema) a pubblicare una guida di supporto agli operatori sanitari nella prevenzione e nella gestione dei pazienti. In base agli ultimi dati forniti dall’Agenzia Italiana del Farmaco mancherebbero all’appello oltre 3mila medicine, di cui 554 per problemi produttivi e distributivi, elevata richiesta, discontinuità nelle forniture e ridotta disponibilità (al 23 dicembre 2022).

Si tratta soprattutto di antiepilettici, antidepressivi, antipertensivi e diuretici, ma il problema riguarda anche molti dei farmaci impiegati nella cura dei sintomi influenzali, dagli antibiotici agli antinfiammatori e antipiretici. I più difficili da trovare sono i dosaggi per la fascia pediatrica. "Questo perché – spiega Federfarma – sono soprattutto i bambini a essere più colpiti dall'influenza e quindi la richiesta è molto elevata".

Le cause

Ti sembrerà difficile da credere ma il motivo per cui potresti non trovare un certo medicinale nella tua farmacia di quartiere parte da molto lontano, da ben oltre la tua città e perfino dal tuo Paese. Le cause sono diverse e dipendono a loro volta da eventi di portata mondiale:

  • Compresenza Covid-19 e influenza: la terapia per curare il Covid-19 prevede in genere gli stessi farmaci utilizzati contro le forme influenzali. Il fatto che nel mondo siamo stati in milioni a contrarlo – e tutt'oggi è ancora così – ha determinato un'impennata nella loro richiesta;
  • Guerra in Ucraina: l'aumento del costo del carburante ha avuto effetto anche sul settore farmaceutico. La linea che va dal produttore al consumatore finale è infatti molto lunga, per questo ogni problema legato al settore dei trasporti ha conseguenze anche sull'intera filiera;
  • Mancanza di materie prime: a scarseggiare sono anche alcune delle materia prime più usate per confezionare i farmaci da banco, come plastica, vetro e alluminio, utilizzate per produrre blister, fialette e confezioni di vario tipo;

Cosa sono i farmaci generici

A questo punto ti starai chiedendo cosa fare con il tuo raffreddore, o peggio, con la febbre del tuo bambino. In realtà, il problema, anche se reale, non è senza soluzione.

Un farmaco generico ha la stessa forma farmaceutica del medicinale di riferimento

Aifa

Quando andiamo in farmacia chiediamo infatti spesso i medicinali a cui siamo abituati da una vita, brand talmente noti che tendiamo a identificarli con il principio attivo. Ma non è così. Per quasi tutti i farmaci "di marca" esistono diversi farmaci generici.

Un farmaco generico o equivalente è "un medicinale avente la stessa composizione qualitativa e quantitativa in termini di sostanze attive e la stessa forma farmaceutica di un medicinale di riferimento, nonché una bioequivalenza con il medicinale di riferimento dimostrata da studi appropriati di biodisponibilità". In sostanza, con questa definizione l'Agenzia italiana del farmaco ci sta dicendo che da un punto di vista farmacologico un medicinale "brandizzato" e il suo equivalente generico sono la stessa identica cosa, possiamo quindi usarli indistintamente, ovviamente sotto consiglio del nostro medico o del farmacista di fiducia.

Cosa sono i farmaci galenici

Un'altra soluzione a cui molti farmacisti stanno ricorrendo in queste difficili settimane sono i cosiddetti "farmaci galenici". Con questo termine si intendono i medicinali preparati dal farmacista nel proprio laboratorio. Si sta optando per questa modalità soprattutto per rimediare alla mancanza dei dosaggi utilizzati per i bambini, come gli antinfiammatori o gli antipiretici in sciroppo.

Da un punto di vista della loro affidabilità si tratta anche in questo caso di farmaci sicuri. Ne esistono infatti due tipologie: le formule magistrali, ovvero i prodotti pensati per i singoli pazienti, che il farmacista realizza sulla base di una specifica prescrizione medica, e le formule officinali. In quest'ultimo caso parliamo di preparati comuni che il farmacista mette a punto seguendo le indicazioni della "Farmacopea dell'UE", ovvero il testo normativo nato per armonizzare i testi delle principali farmacopee ufficiali dei Pesi europei. Il suo obiettivo è appunto quello di assicurare gli stessi parametri di qualità per le medicine vendute in Europa.

Fonti | Federfarma; Aifa; "Good practice guidance for patient and healthcare professional organisations on the prevention of shortages of medicines for human use", pubblicato dall'Ema il 13 maggio 2022

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