Il caco è un frutto curioso: ricorda un grosso alchechengi, ma anche un peperone o un pomodoro particolarmente arancione. E la sua polpa? Gustosa, dolce e morbida, è davvero irresistibile. Se anche tu ami i cachi, ti starai chiedendo come conservarli. Essendo un frutto autunnale, puoi adottare diverse tecniche per gustarlo più a lungo, anche in inverno e primavera, rispettando comunque la stagionalità.
Ecco tutti i modi per conservare i cachi dopo averli acquistati o raccolti dall'albero in giardino.
Il caco è un frutto autunnale, delizioso ma delicato, che va raccolto al momento giusto, poco prima della piena maturazione. Evita di cogliere i cachi troppo acerbi, poiché la loro polpa risulterà poco piacevole al palato. I cachi maturi, invece, sono dolcissimi, ma anche così succosi da essere un po' complicati da mangiare! Raccoglili quando la buccia è completamente gialla e lasciali maturare in una cassetta per evitarne il deterioramento.
La maturazione in cassetta è un’ottima soluzione per evitare sprechi. Sistema i cachi in un luogo fresco e asciutto, disponendoli su un solo strato (senza sovrapporli). Se vuoi velocizzare la maturazione, aggiungi una o due mele nella cassetta: l’etilene rilasciato dalle mele aiuterà i cachi a maturare prima.
Per godere del sapore dei cachi anche nei mesi successivi, prepara una marmellata o confettura. È un ottimo metodo di conservazione che ti permetterà di avere questo sapore unico disponibile tutto l’anno. Basta cuocere la polpa dei cachi con zucchero e un po' di succo di limone per ottenere una confettura deliziosa.
Per chi ama la frutta essiccata, i cachi secchi sono una soluzione golosa e pratica. Dopo averli lavati e sbucciati, immergi i cachi in acqua bollente per pochi secondi, poi asciugali e appendili in un luogo fresco e ben ventilato per circa un mese. Massaggia i cachi una volta a settimana per mantenerli morbidi. Conserva i cachi secchi in un barattolo sterilizzato e asciutto: saranno perfetti per arricchire mix di frutta secca, yogurt o per accompagnare formaggi.
(Articolo di Sara Polotti del 5 Ott 2021, aggiornato da Redazione il 2 Nov 2024)