Capita al 95% della popolazione mondiale quindi, una volta nella vita, sarà successo anche a te di soffrire di mal di testa. Soprattutto, e lo dice la scienza, se sei donna.
Tra un dolore che magari perdura da ore, sensazioni di nausea e vomito, un’irritabilità esponenziale e forti vertigini, probabilmente non ti sei mai chiesti do cosa stessi soffrendo per davvero: emicrania o cefalea?
Tranquillo, non si tratta di due condizioni distinte e in contrasto l’una con l’altra, anzi: sono simili per eziologia e sintomatologia ma allo stesso tempo presentano anche delle differenze sostanziali che determinano approccio e trattamenti differenti.
Quando si parla di cefalea si intende comunemente un qualsiasi tipo di dolore che colpisce la testa o comunque la parte superiore del collo. La cefalea è, infatti, un disturbo neurologico di natura ricorrente che può interessare gli adulti così come i bambini.
Tendenzialmente, le cefalee si distinguono in due grandi categorie:
Sebbene spesso utilizzati come sinonimo, hai capito che cefalea ed emicrania sono sì simili, dal momento che una rappresenta una declinazione dell’altra, ma l'emicrania è un tipo di cefalea con caratteristiche ben specifiche. Di solito, infatti, si verifica con attacchi frequenti e non interessa tutta ma solo una metà della testa ed è caratterizzata da unito di dolore diverso:
Come ti dicevo, l’emicrania fa parte delle cefalee senza una chiara causa di origine anche se la scienza di recente ha scoperto che probabilmente alla sua origine vi è una variazione dei neurotrasmettitori cerebrali. La crisi verrebbe dunque innescata da una cascata di serotonina che prima provocherebbe una vasocostrizione con sintomi soprattutto a livello visivo e poi una vasodilatazione, da cui partirebbe la cefalea vera e propria.
La familiarità, inoltre, è un altro fattore che potrebbe giocare un ruolo dell’incidenza di questa condizione. Avere dei parenti emicranici, soprattutto donne, spesso può favorirne lo sviluppo.
Puoi distinguere due tipici emicrania: con aura e senza aura. Quando senti parlare di aura devi pensare a un insieme di sintomi del sistema nervoso a carico spesso della vista (la famosa aura visiva) o del sistema sensoriale.
L’emicrania con aura la riconosci perché si manifesta con sintomi come la perdita parziale della vista, l’insorgenza di scotomi scintillanti, ovvero bagliori che possono durare anche qualche secondo, formicolii o perdita di forza in una parte del corpo.
Altri sintomi correlati sono una sensazione di fastidio verso i suoni, la cosiddetta fonofobia, un fastidio per la luce intensa (fotofobia) oltre a nausea e vomito. Quando le crisi insorgono meno di 3-4 volte al mese, contro l'emicrania si utilizzano i triptani. Se la frequenza è superiore, invece, divento utili farmaci profilattici: i più efficaci sono i betabloccanti.
Fonte | Gruppo San Donato