Come le larve di mosca soldato nera potrebbero aiutarci a risolvere il problema della plastica

Le larve di mosca soldato nera sono in grado di degradare le plastiche, grazie ai batteri che vivono nel loro intestino. Questa scoperta tutta italiana potrebbe portare allo sviluppo di nuove tecnologie per la bioconversione delle plastiche, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale di questo problema.
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Roberto Russo 7 Novembre 2023

Un recente studio pubblicato su Microbiome e realizzato da un team di ricerca dell'Università degli Studi di Milano, dell'Università di Napoli Federico II e dell'Università degli Studi dell'Insubria ha dimostrato che le larve di mosca soldato nera (Hermetia illucens) possono essere utilizzate per la bioconversione delle plastiche.

Le larve di Hermetia illucens sono già note per la loro capacità di degradare una varietà di rifiuti organici, tra cui scarti alimentari, sottoprodotti agricoli e persino feci animali. Ora i ricercatori hanno scoperto che sono in grado di degradare anche le plastiche polietilene e polistirene.

La capacità di degradazione delle plastiche da parte delle larve è dovuta a batteri che vivono nel loro intestino. Dall'analisi del microbioma intestinale delle larve, i ricercatori hanno identificato circa 1.000 genomi parziali di specie batteriche sconosciute, alcuni dei quali codificano per enzimi che possono degradare le plastiche.

Questa scoperta apre nuove prospettive per lo sviluppo di strategie di bioconversione delle plastiche. Le larve di mosca soldato nera potrebbero essere utilizzate per selezionare e coltivare batteri in grado di degradare specifici tipi di plastiche. Questi batteri potrebbero, poi, essere utilizzati per sviluppare nuovi processi industriali di bioconversione delle plastiche. Ricordiamo che le anche le camole del miele hanno le stesse capacità delle larve di mosca soldato nera.

Implicazioni per la sostenibilità

La bioconversione delle plastiche è un processo importante per la sostenibilità ambientale. Come ben sappiamo,le plastiche rappresentano una fonte crescente di rifiuti, con tutto quel che questo comporta per l'ambiente. La loro bioconversione, pertanto, può aiutare a ridurre la quantità di rifiuti plastici che finiscono nelle discariche o nell'ambiente.

In particolare, questa scoperta potrebbe contribuire a:

  • ridurre la quantità di rifiuti plastici che finiscono nelle discariche o nell'ambiente. Le plastiche sono un problema ambientale crescente, in quanto possono rimanere nell'ambiente per centinaia o addirittura migliaia di anni. La bioconversione delle plastiche può aiutare a ridurre la quantità di rifiuti plastici che finiscono nelle discariche, dove possono rilasciare sostanze inquinanti nell'ambiente;
  • promuovere l'economia circolare. La bioconversione delle plastiche è un esempio di economia circolare, in quanto consente di riutilizzare i materiali esistenti invece di produrne di nuovi. Questo approccio può aiutare a ridurre la domanda di risorse naturali e a ridurre l'impatto ambientale della produzione di beni e servizi;
  • sviluppare nuove tecnologie per la bioconversione delle plastiche. La scoperta dei batteri che vivono nel microbioma intestinale delle larve di Hermetia illucens potrebbe portare allo sviluppo di nuove tecnologie per la bioconversione delle plastiche, tecnologie che potrebbero essere utilizzate per degradare in modo più efficiente e sostenibile una varietà di tipi di plastiche.

Fonte | "Plastics shape the black soldier fly larvae gut microbiome and select for biodegrading functions" pubblicato su "Microbiome"  il 14 settembre 2023;