La barriera contro l’inquinamento da plastica nei mari di Ocean Cleanup funziona

The Ocean Cleanup è un’organizzazione no-profit che sta raccogliendo plastica dagli oceani. Il sistema più recente, System 003, ha raccolto oltre 46.000 chili di immondizia durante il suo primo viaggio.
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Mattia Giangaspero 22 Febbraio 2024

Aggiornamento del 22.02.2024

La no-profit Ocean Cleanup continua a progredire nella lotta all'inquinamento da plastica e rifiuti nei mari e lo fa grazie ai suoi  “Interceptor” ovvero barriere che funzionano da cerniera in grado da arginare e limitare le zone di accumulo dei rifiuti nelle acque. L'ultima novità in questione riguarda la loro missione in Guatemala. Missione iniziata tempo fa, fallita alcune volte, poiché i vecchi modelli di interceptor non erano in grado di affrontare le forti correnti del fiume presente in quella zona del mondo (nel Rio Las Vacas vicino alla città di Chinautla, a circa 16 km a nord di Città del Guatemala), e adesso ricominciata con una notizia positiva. Il nuovo interceptor Barricade introdotto in questa missione differenziava dai precedenti poiché presenta bracci galleggianti estremamente resistenti (uno a monte con una lunghezza di 51 metri e un secondo più a valle a 107 metri di lunghezza) alle correnti. Inoltre l'idea è stata quella di posizionare la struttura 500 metri più a monte per evitare una forte pressione.

Articolo del 17.10.2023

I nostri mari e oceani sono pieni di rifiuti di plastica che, come è noto, stanno causando un danno enorme all'ecosistema marino. Secondo le stime dell'Onu, ogni anno finiscono negli oceani circa 8 milioni di tonnellate di plastica, che si accumulano formando enormi isole galleggianti.

Riuscire a rimuovere tutta questa plastica è impresa ardua, ma c'è un'organizzazione no-profit che ci sta riuscendo con risultati straordinari. Stiamo parlando di The Ocean Cleanup, fondata nel 2013 dal giovane imprenditore olandese Boyan Slat. Già in passato ti abbiamo raccontato di questa iniziativa, e ora ci torniamo sopra perché i traguardi che sta raggiungendo sono notevoli.

La tecnologia di The Ocean Cleanup

Alla base del progetto ci sono enormi barriere a forma di U che vengono trainate da navi. Tali barriere, realizzate in materiale galleggiante, sono dotate di reti che catturano i rifiuti plastici. Il sistema è progettato per essere passivo, ovvero non richiede la presenza di personale o di energia per funzionare. Le correnti marine e i venti sono sufficienti a convogliare i rifiuti verso le barriere.

Nel corso degli ultimi anni, The Ocean Cleanup ha raccolto oltre 280.000 chili di plastica dal Great Pacific Garbage Patch, l'isola di plastica galleggiante più grande del mondo.

I successi dell'iniziativa

Il sistema più recente, System 003, è una mastodontica barriera fatta di rete, lunga circa 2,2 km e trainata da due navi. Il suo funzionamento è abbastanza semplice: le reti raccolgono detriti e rifiuti e li incanalano in una ampia “zona di ritenzione”; una volta raccolti e tirati fuori dall’oceano, questi vengono poi trasferiti in appositi container e trasportati sulla terraferma per essere riciclati.

System 003 è una tecnologia all’avanguardia, che si distingue per l’attenzione nei confronti della fauna marina. I suoi sviluppatori hanno lavorato a lungo per evitare che pesci, tartarughe e altri animali vengano scambiati per rifiuti e pescati dal macchinario.

La principale novità aggiunta alle misure di mitigazione del Sistema 03 è il cosiddetto MASH, un portello di sicurezza per animali marini. Si trova all’interno della “zona di ritenzione”, monitorata da telecamere subacquee. Se un animale viene individuato nella zona di ritenzione, il MASH viene attivato, bloccando qualsiasi ulteriore ingresso e aprendo allo stesso tempo un portello di uscita per fornire all’animale un percorso libero da cui uscire.

I risultati ottenuti da The Ocean Cleanup sono davvero impressionanti. Durante il primo viaggio del macchinario System 003 sono stati raccolti ben 46.000 chili di immondizia, sempre dalle acque del Pacifico. Un risultato che supera il record precedente, stabilito nel 2022 con 11.353 chili di plastica.

Il progetto di The Ocean Cleanup è una speranza per gli oceani. Se l'organizzazione riuscirà a raggiungere i suoi obiettivi, potremo contribuire a ridurre l'inquinamento plastico e a salvaguardare l'ecosistema marino.

(Pubblicato da Roberto Russo il 17.10.2023 

Modificato da Mattia Giangaspero il 22.02.2024)