L’olandese ‘The Ocean Cleanup’ recupera 200 tonnellate di plastica in mare

Sono stati raccolti 200 tonnellate di rifiuti di plastica gettati in mare. Un’impresa storica che vale oltre dieci anni di sforzi e lavoro. Non buttiamoli via.
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Mattia Giangaspero 11 Aprile 2023

L'idea di compiere un'azione così importante è arrivata più di dieci anni fa, nel 2011 pensa. Due anni dopo, nel 2013 quindi, quell'idea piano piano si è trasformata in qualcosa di più concreto, di realizzabile. La cosa che più fa strano adesso è che, pensare di fare qualcosa contro i rifiuti di plastica perchè primo problema di inquinamento da dover risolvere era fondamentale già nel 2011. Eppure a te, oggi sembra che le istituzioni, nazionali e internazionali stanno iniziando a compiere i primi passi verso politiche ambientali più sostenibili. Invece tornando sempre in quegli anni, 2011 e 2013, c'era già un'azienda che aveva immaginato come il mondo si sarebbe evoluto, come bisognasse già progettare qualcosa di concreto per arginare l'inquinamento. Soprattutto l'inquinamento del nostro ecosistema marino. Ti sto parlando dell'azienda olandese no profit ‘The Ocean Cleanup‘, che qualche giorno fa ha annunciato di aver raccolto, da quando sono partite le attività, 200 tonnellate di rifiuti di plastica gettati in mare.

E questo primo traguardo lo ha portato a termine con la nave System 002/B. Quella che vedi nel video. Anche se a primo impatto, il nome tecnico della nave può non interessarti, volevo ugualmente precisarlo perchè, la stessa azienda Ocean Cleanup ha anche annunciato che prossimamente compierà altre missioni, ma con una nuova tipologia di nave, la System 03 che è tre volte più grande della System 002. Questo vuol dire che avrà maggiore capacità di raccolta di rifiuti di plastica, maggiore capienza per immagazzinarli a bordo. Un nuovo sistema che catturerà sempre più plastica. Questo però non vuol dire che abbiamo trovato la soluzione definitiva contro il problema dei rifiuti di plastica in mare. Una sola azienda non può salvare il mondo. Da un lato bisogna che tutte le istituzioni governative portino avanti progetti simili, li mettano in campo ad agire contro i problemi attualmente esistenti, ma dall'altro lato, noi essere umani, non possiamo continuare a comportarci come se tutte le risorse naturali siano infinite. Evitiamo almeno di generare problemi futuri. La Terra non ne può più.