Una enorme isola di plastica minaccia gli abissi dell’Oceano Pacifico

La plastica in superficie sarebbe soltanto una minima parte di quella che gli abissi nascondono sotto la Great Pacific Garbage Patch. Rifiuti altamente inquinanti diventati ormai una cosa sola con l’ecosistema marino.
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Alessandro Artuso 12 Giugno 2020

I rifiuti inquinanti sono un grave problema che, con le correnti oceaniche, si trascinano in lungo e in largo nelle acque marine. Nell’Oceano Pacifico è stata scoperta un’isola di spazzatura, in realtà potrebbe essere molto più grande, proprio sotto la Great Pacific Garbage Patch. L’accumulo di detriti nelle profondità del mare è diventato ormai un tutt’uno con l’ecosistema marino.

Migliaia di bottiglie, imballaggi usa e getta e tanti altri rifiuti sono stati scoperti nei fondali marini e questa è una notizia allarmante. Al momento, infatti, non si conosce quanto sia esteso il problema, ma di sicuro potrebbe essere molto più grande di quanto si pensi.

La ricerca

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports le particelle di polietilene e polipropilene si sono mescolate con gli altri organismi marini. Questo processo si chiama biofuling ed è la diretta conseguenza dei gravissimi cambiamenti che l’uomo causa all’ecosistema. I ricercatori dell’Università di Utrecht hanno parlato di grandi quantità di spazzatura che affondano sotto le isole del Pacifico.

Le immagini

Alla ricerca ha collaborato anche l’associazione no profit The Ocean Cleanup dotata di  efficaci strumenti per la raccolta dei dati. I detriti di plastica negli oceani non sarebbero quindi soltanto in superficie, ma la maggior parte sarebbe già nei fondali. In questo caso, quindi, il tuo occhio vedrebbe soltanto una loro minima parte, quelli a galla per intenderci, con tutto il resto nascosto negli abissi del mare.