Come scegliere quale acqua bere? Le proprietà dei 9 tipi di acque minerali

Esistono almeno 9 tipi di acqua minerale: come scegliere quale bere? Scopri le loro proprietà e quando è davvero utile preferirne una rispetto a un’altra! Spoiler: i falsi miti non mancano nemmeno su questo tema…
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Dott.ssa Silvia Soligon Biologa nutrizionista
19 Febbraio 2024 * ultima modifica il 20/02/2024

Buona idratazione è sinonimo di buona salute. Bere abbastanza è infatti fondamentale per bilanciare le perdite idriche quotidiane, mentre basta anche solo una disidratazione dell'1% per pagarne le spese con ridotte prestazioni fisiche e mentali. Per di più, mantenersi ben idratati aiuta a prevenire e a gestire diversi problemi di salute – dai calcoli ai reni alla cistite, passando anche per l'iperglicemia in caso di diabete; viceversa, la disidratazione può aggravare svariati disturbi. Ma quale acqua bere? E come sceglierla?

In un Paese come l'Italia, in cui l'uso dell'acqua imbottigliata è molto diffuso, è doveroso fare una precisazione: l'acqua minerale non è necessariamente da preferire a quella del rubinetto. Quella che arriva nelle nostre case è infatti un'acqua altamente sicura e controllata; preferire quella imbottigliata è una pura questione di gusto personale che al momento non può diventare un consiglio generalizzato.

È invece possibile affermare che qualsiasi acqua è una fonte di preziosi minerali, quindi di micronutrienti che devi necessariamente assumere dall'esterno perché il tuo organismo non è in grado di sintetizzarli. Da questo punto di vista è effettivamente possibile fare dei distinguo tra un'acqua minerale e l'altra. Non solo, basandosi sulle proprietà associate ai diversi minerali e su studi condotti sul tema è possibile attribuire a diverse acque minerali diversi possibili benefici per la salute.

Le funzioni dei minerali nell'acqua imbottiglia

A seconda delle rocce e dei terreni attraversati prima di sgorgare dalla sua fonte, in un'acqua imbottigliata possono finire diversi minerali. Magnesio, ferro, calcio, silicio e sodio, presenti sotto forma di carbonati, solfuri e cloruri, sono fra i più frequenti; e fra i più interessanti dal punto di vista nutrizionale c'è anche il potassio.

Il “residuo fisso” corrisponde al peso dei minerali che rimangono dopo aver fatto evaporare a 180 °C 1 litro di acqua e permette di classificare le acque in: minimamente mineralizzate (residuo fisso inferiore a 50 mg/L); oligominerali (50-500 mgLl); minerali propriamente dette o “medio minerali” (500-1.500 mg/L); fortemente mineralizzate (superiore a 1.500 mg/L).

Ecco le principali funzioni biologiche in cui sono coinvolti questi e gli altri minerali presenti nell'acqua in bottigliata:

  • Calcio: sviluppo delle ossa, contrazione dei muscoli e del cuore, coagulazione del sangue, trasmissione dell'impulso nervoso, regolazione della permeabilità cellulare.
  • Cloro: produzione dei succhi gastrici.
  • Fosforo: sintesi delle proteine e dell'ATP (energia), trasporto dell'energia.
  • Magnesio: salute delle ossa e dell'apparato cardiovascolare, attività nervose e muscolari, metabolismo dei lipidi, sintesi delle proteine.
  • Potassio: funzionamento di muscoli e cuore, eccitabilità neuromuscolare, equilibrio acido-base, ritenzione idrica e pressione osmotica.
  • Sodio: regolazione della permeabilità cellulare e dei fluidi corporei.
  • Zolfo: formazione aminoacidi essenziali, cartilagine, capelli e unghie, processi di ossidoriduzione e respirazione cellulare, peristalsi intestinale.
  • Cobalto: sintesi di acidi nucleici e globuli rossi.
  • Cromo: metabolismo di carboidrati, lipidi e proteine.
  • Ferro: produzione di emoglobina e mioglobina.
  • Fluoro: prevenzione della carie, sviluppo delle ossa.
  • Iodio: sintesi di ormoni coinvolti nella crescita e nelleo sviluppo.
  • Manganese: sintesi di enzimi coinvolti nel metabolismo di proteine e zuccheri, sviluppo delle ossa.
  • Molibdeno: produzione di enzimi associati all'acido urico.
  • Rame: varie attività enzimatiche nel sangue e nei muscoli.
  • Selenio: difese antiossidanti, integrità dei muscoli.

In base all'abbondanza di sali e minerali è possibile classificare le acque imbottigliate in: ricche di bicarbonati, sulfuree, clorurate, calciche, magnesiache, fluorurate, ferruginose e povere o ricche di sodio. Ecco le loro proprietà.

Acque ricche di bicarbonati

Le acque ricche di bicarbonati contengono più di 600 mg/L di questi sali. Sono considerate alleate della buona digestione, perché i bicarbonati neutralizzano l'acidità gastrica. Alcuni studi suggeriscono che potrebbero anche aiutare a ridurre il rischio cardiometabolico attraverso effetti sui lipidi e sugli zuccheri nel sangue.

Acque sulfuree

Le acque sulfuree sono caratterizzate da un contenuto di idrogeno solforato (H2S) maggiore di 200 mg/L. Sono considerate lievemente lassative e ne viene suggerito il consumo in caso di disturbi a fegato e cistifellea.

Acque clorurate

Le acque clorurate contengono più di 200 mg/L di cloruro. Sono considerate alleate della salute intestinale, delle vie biliari e del fegato e viene loro attribuito un effetto lassativo.

L'acqua del rubinetto è sicura tanto quanto quelle imbottigliate, anche quando sa di cloro. Entrambe contengono minerali importanti; quello che cambia sono le concentrazioni di questi ultimi, che però variano anche da un'acqua imbottigliata all'altra.

Acque calciche

Le acque calciche contengono quantità di calcio superiori a 150 mg/L. Sono consigliate per soddisfare i fabbisogni di questo minerale a chi non mangia latte e derivati e in specifiche fasi della vita (adolescenza, gravidanza, terza età). Sono alleate contro l'osteoporosi a tal punto da essere considerate veri e propri “alimenti funzionali” in grado di contrastare questa condizione. Inoltre, sono considerate anche alleate contro l'ipertensione.

Contrariamente a quanto ancora pensato da alcuni, la ricchezza di calcio non è affatto una caratteristica negativa dell'acqua – né di quella di rubinetto, né di quella imbottigliata. Infatti il calcio nell'acqua viene assorbito facilmente dall'organismo (praticamente come quello presente in latte e derivati) senza aumentare il rischio di calcoli renali, che si formano a causa di altri fattori.

Non c'è alcuna associazione tra il tipo di acqua e l'incidenza di calcoli renali. Chi ne soffre deve aumentare l'assunzione di acqua per diluire le urine e ridurre così il rischio che i sali al loro interno diventino così concentrati da precipitare formando i calcoli.

Acque magnesiache

Le acque magnesiache, contenenti più di 50 mg/L di magnesio, promuovono la buona digestione. Secondo alcuni studi sarebbero anche alleate della salute cardiovascolare perché associate a un minor rischio di morire a causa di patologie coronariche.

Le acque minerali naturali stimolano l'apparato gastrointestinale. La sua funzionalità è positivamente influenzata da acque ricche di bicarbonato e di cloro, e quelle ricche di zolfo e magnesio possono aiutare contro la stitichezza. Acque più complesse, come quelle contemporaneamente ricche di solfati, bicarbonati, calcio e magnesio, favoriscono il buon funzionamento delle vie biliari.

Acque fluorurate (o fluorate)

Le acque fluorurate (o fluorate) contengono più di 1 mg/l di fluoro. Possono aiutare a rafforzare i denti e a prevenire la carie e possono essere utili in caso di osteoporosi. Ma attenzione: troppo fluoro può portare a fluorosi, dannosa proprio per la salute dei denti, oltre che per la crescita in generale.

In Italia non esiste una norma che regoli la fluorazione artificiale delle acque, ma la legge fissa a 1,5 mg/L la concentrazione massima di fluoro nelle acque potabili. Per regolarsi sull'assunzione di questo minerale nei bambini è meglio consultarsi con il pediatra.

Acque ferruginose

Le acque ferruginose contengono più di 1 mg/L di ferro. Sono suggerite in caso di anemia e carenza di ferro.

L’acqua gassata non fa male. Può essere sconsigliata a persone che già soffrono di problemi gastrointestinali solo quando la quantità di gas è molto alta.

Acque povere di sodio

In generale, l'acqua non è un'importante fonte di sodio; a farci credere che possa esserlo sono le pubblicità delle acque “povere di sodio”, ma in realtà nella maggior parte delle acque minerali questo minerale non supera i 50 mg/L e, quindi, bevendone 2 litri al giorno non si supererebbero i 100 grammi, pari al 5% della quantità giornaliera massima consigliata.

Detto ciò, c'è chi classifica le acque come “povere di sodio” se ne contengono meno di 20 mg/L. Queste acque vengono talvolta suggerite in caso di ipertensione, ma ad oggi non risulta essere stata provata alcuna associazione tra i livelli di sodio nell'acqua potabile e lo sviluppo o il peggioramento di questa condizione.

Attualmente il consiglio di preferire acque “povere di sodio” non è giustificato né da ragioni di salute né da ragioni estetiche, perché in realtà la stragrande maggioranza delle acque apporta dosi di sodio molto basse rispetto alle quantità massime consigliate.

Acque ricche di sodio

Le acque ricche di sodio contengono più di 200 mg/L di questo minerale e possono essere suggerite in caso di attività fisica intensa, per recuperare il sodio perso con la sudorazione. Sono facilmente riconoscibili dal tipico sapore, non particolarmente gradevole quando l'obiettivo è semplicemente dissetarsi.

L'acqua e i minerali in essa disciolti favoriscono l’eliminazione dei minerali accumulati in eccesso dall’organismo.

Acqua quale scegliere?

A questo punto, una domanda nasce spontanea: se acque diverse possono avere caratteristiche diverse, esiste un'acqua più “giusta” per ognuno di noi? In realtà, qualsiasi acqua potabile riesce a soddisfare il bisogno principale per cui la bevi: mantenere la tua idratazione. Messi da parte i falsi miti sui livelli di calcio e di sodio e sull'acqua frizzante, solo in particolari circostanze potresti avere bisogno di preferirne un tipo, per esempio se l'acqua diventasse una delle tue fonti principali di calcio, o se si soffrissi di disturbi digestivi che potrebbero peggiorare con il gas presente nell'acqua. In tutti gli altri casi, puoi scegliere quale acqua bere basandoti sui tuoi gusti personali.

Nemmeno i bambini dovrebbero bere esclusivamente acque oligominerali: meglio alternarle con quelle più ricche di minerali! Ecco un'idea per tutti: bevendo acque di diverso tipo è possibile sfruttare le proprietà di ognuna, promuovendo salute e benessere assumendo tutti i minerali presenti in diverse concentrazioni nei diversi tipi di acqua. Prediligerne occasionalmente una tipologia può poi aiutare a far fronte ad esigenze particolari, per esempio difficoltà digestive.

Laureata in Scienze Biologiche con un dottorato in Scienze Genetiche e Biomolecolari, ha lavorato nel campo della ricerca fino al 2009 altro…
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