Come si coltiva la pianta del Sambuco

Fiori a forma di stelle, foglie lunghe e dalla forma ovale e bacche viole, dal colore intenso. Il sambuco è una pianta spontanea, estremamente ornamentale, e la si può coltivare tranquillamente anche in giardino, grazie alla sua capacità di adattarsi ai climi più rigidi e ai terreni meno ospitali.
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Valentina Rorato 28 Febbraio 2020

I cespugli di sambuco sono molto comuni nelle vicinanze dei boschi e anche ai cigli delle strade di campagna. Per molti italiani sono un po’ il simbolo di un’estate lontana dalle città, soprattutto per chi abita nelle zone del Nord. E poi è un attimo pensare alla tua nonna che raccoglie le bacche produrre dolcissime marmellate o per creare succhi e tisane. Ma questa pianta non è solo spontanea, è considerata ornamentale e dunque è possibile coltivarla per decorare i propri giardini. Come si fa.

Le caratteristiche della pianta

La pianta del Sambuco comune è un arbusto perenne e deciduo, molto rigoglioso e facile da coltivare. Le sue caratteristiche sono legate soprattutto al suo legno, decisamente pregiato e robusto, molto sfruttato nel Nord dell’Europa per la produzione di pezzi di artigianato locale e strumenti musicali (come il flauto). Il suo nome scientifico è Sambucus nigra, fa parte della famiglia delle Caprifoliacee e cresce in pianura, a livello del mare, fino a 1200 metri, quindi lo puoi trovare anche in montagna.

Le foglie, che nascono e restano sulla pianta da marzo a novembre, hanno forma ovale e sono leggermente seghettate,  i fiorellini invece crescono all'interno di infiorescenze a ombrella, sono di un candido bianco e hanno forma di stella. La fioritura avviene da giugno a luglio, mentre i semi maturano da agosto a settembre. E poi ci sono i frutti, ovvero le famosissime bacche, che hanno una forma rotonda e un po’ schiacciata e un colore nero-violaceo molto intenso. Hanno una dimensione media di circa 8 mm di diametro, li trovi all’interno di grossi grappoli e si possono raccogliere da fine estate a inizio autunno. La specie è ermafrodita (ha organi sia maschili che femminili) ed è impollinata dalle mosche.

Come si coltiva

Il sambuco è una pianta spontanea e dunque non ha bisogno di grandi cure. Cresce bene in terreni calcarei e sopporta anche quelli abbastanza umidi. Non è un caso che tu possa trovarlo sia vicino al mare sia in montagna. Ama molto le zone boschive caratterizzate dalla presenza di faggi, castagni e querce. Se hai dunque deciso di piantare il sambuco in guardino devi sceglie una zona che possa alternare molto bene ore di sole diretto a ombra. Ricorda inoltre che non devi aver paura del freddo: questa pianta sopporta benissimo anche le basse temperature (sotto lo zero).

Ha bisogno di molta acqua?

Non in modo eccessivo, ma devi essere regolare nell’innaffiarlo. In autunno e inverno, se il terreno resta umido, non è ha bisogno, in estate invece deve essere un po’ più accorta. Quando vedi che il terreno è completamente asciutto, allora considera di dargli da bere (non più di un paio di bicchiere per pianta alla volta).

Quando si raccolgono le bacche?

Le bacche si raccolgono dalla fine dell’estate all’inizio dell’autunno. Il mese migliore è settembre. Ovviamente le puoi usare per composte, marmellate o volendo se ami il frutto al naturale, nessuno ti vieta di surgelarle. Le foglie ed i fiori del sambuco si raccolgono nel periodo aprile – maggio, mentre la corteccia in autunno.

Quando si può piantare?

Il consiglio è quello di piantarlo a inizio primavera in terreni sciolti. C’è chi lo tiene anche in vaso, ma il rischio di farlo soffrire è elevato. Se il terreno che hai a disposizione è povero, ricordati di aggiungere del concime organico come stallatico maturo.

Cosa fare contro i parassiti

I parassiti più frequenti di questa pianta sono la cocciniglia e gli afidi. Devi fare molta attenzione se coltivi il sambuco per consumare le sue bacche. Se ha uno scopo alimentare devi utilizzare trattamenti antiparassitari per agricoltura biologica da effettuare solo in caso di necessità e solo se in giardino non ci sono altre piante in fiore.

L’umidità inoltre porta con sé anche lo sviluppo di funghi, da curare in modo preventivo con un fungicida sistemico, da applicare prima che le gemme diventino troppo grosse, mentre alla fine dell’inverno proprio per evitare i parassiti è meglio usare un insetticida ad ampio raggio.

Può essere velenosa?

I semi della pianta sono velenosi, perché contengono sambunigrina, un glicoside  tossico per l’organismo umano. Le bacche, invece, sono commestibili ma ricorda di consumarle sempre cotte perché da crude sono potenzialmente tossiche. E poi bisogna ricordare che sono lassativi. Inoltre, non devi confondere il Sambucus nigra con il Sambucus ebulus, un’erbacea perenne alta non più di 150 cm molto velenosa.