Montagne di rifiuti accatastate sul ciglio della strada, vere e proprie discariche a cielo aperto che crescono di settimana in settimana sotto gli occhi dei passanti. In alcune zone d’Italia, quella dei rifiuti abbandonati rappresenta una vera e propria piaga sia per il decoro urbano che per l’ambiente, inquinato da scarti non biodegradabili che finiscono per contaminare i terreni e le falde acquifere. È ciò che accade anche a Santa Croce Camerina, comune siciliano in provincia di Ragusa, dove l’amministrazione comunale ha deciso di attivare una misura forte: d’ora in avanti verranno sequestrati i veicoli utilizzati per abbandonare i rifiuti.
Chi ha l’abitudine di abbandonare la propria immondizia per strada nel comune siciliano ora dovrà pensarci due volte: il piano appena approvato da una delibera dalla giunta di Santa Croce Camerina prevede, dopo il sequestro, la confisca, in caso di mancato pagamento della sanzione, dell’automobile utilizzata per trasportare e gettare i rifiuti sul suolo urbano.
Per il sindaco Peppe Dimartino non resta altra scelta per arginare un fenomeno che minaccia la sicurezza delle persone e dell’ecosistema e danneggia il decoro urbano. Come spiega il primo cittadino in un post su Facebook, le multe sono ormai un deterrente insufficiente a frenare l’abbandono dei rifiuti.
Oltre a lavorare sulla consapevolezza e l’educazione dei cittadini, sappiamo che per ridurre i rifiuti nelle nostre città è fondamentale incentivare il riciclo e il riutilizzo. Secondo l’ultimo report Comuni Ricicloni realizzato da Legambiente, tra 7904 Comuni presi in esame, solamente 590 sono “Rifiuti free”: una quota ancora troppo bassa. Il 66,3% di queste località si trova nel Nord Italia. Il Sud si colloca al secondo posto, con il 28% dei Comuni Ricicloni, mentre in coda arriva il Centro con solo il 5,4% dei Comuni che seguono correttamente le regole del riciclo.