
Siamo abituati ad associare alla parola “vaccino” quel trattamento capace di prevenire un’infezione (o una malattia) in un soggetto sano. Esistono però anche dei vaccini definiti “terapeutici”. Vediamo di che si tratta.
È innanzitutto utile ricordare il funzionamento di un vaccino tradizionale, o meglio, preventivo. Questa soluzione va ad agire su un individuo sano con lo scopo di creare una difesa specifica ed efficace nei confronti del microrganismo patogeno per il quale è stato generato. In questo modo, si bloccherà la diffusione dell’agente patogeno in questione limitando i contagi.
Il vaccino terapeutico, invece, va ad agire su individui che sono già infetti o malati. Questa è la sostanziale differenza. Ma a quale scopo si somministra un vaccino ad una persona che è già entrata in contatto con un microrganismo patogeno? Il motivo è semplice. Il vaccino serve a creare, nel soggetto ricevente, una risposta immunitaria specifica che, in questo caso, aiuterà a controllare l’evoluzione dell’infezione o della malattia. Rappresenterà, dunque, un’ulteriore arma nei confronti dell’evoluzione della malattia.
La ricerca si sta muovendo in questo campo per sviluppare dei vaccini contro alcuni tipi di tumore ed esiste inoltre un vaccino terapeutico contro l’Hiv. Non è semplice utilizzare un criterio comune e universale perché esiste un’enorme variabilità individuale che può portare due individui, nonostante siano affetti dalla stessa malattia, a sviluppare caratteristiche molecolari differenti. Un esempio ci viene dato dal Sipuleucel-t, vaccino anti-tumore della prostata, che viene prodotto per ogni singolo paziente, a partire dal suo stesso sangue e a un prezzo molto elevato.
In sintesi, il nostro sistema immunitario ha il potenziale per eliminare i tumori. I vaccini anticancro hanno come scopo quello di addestrare il sistema immunitario a riconoscere le cellule tumorali partendo dalla presenza di specifici antigeni. Questi ultimi devono essere noti per poter produrre un vaccino e la difficoltà risiede nel fatto che gli antigeni stessi possono variare nello stesso tipo di tumore. Sono terapie personalizzate e molto costose ma rappresentano una prospettiva futura molto promettente nella lotta ai tumori e ad altre patologie.