Consumare bevande troppo calde aumenta il rischio di tumore all’esofago: a quali temperatura bere tè e caffè

L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha studiato i dati raccolti finora e ha classificato le bevande consumate a temperature superiori ai 60°C come “sostanze probabilmente cancerogene”, in quanto implicherebbero un maggior rischio di tumore all’esofago. Ecco come fare per consumarle in sicurezza.
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Maria Teresa Gasbarrone 13 Luglio 2023
* ultima modifica il 14/07/2023

Quando si parla di alimentazione e prevenzione, tendiamo a fare attenzione soprattutto a cosa mangiamo e beviamo, spesso tralasciando il fatto che anche la temperatura degli alimenti può implicare possibili rischi per la nostra salute.

Nello specifico, diversi studi scientifici hanno dimostrato che chi consuma bevande molto calde, a una temperatura superiore a 60-65°C, più volte al giorno, ha una probabilità più altra di sviluppare il tumore dell'esofago.

IARC raccomanda di non consumare bevande calde a temperature superiore dei 60°C

Anche l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha ribadito l'esistenza di questo rischio, inserendo le bevande calde tra le "sostanze probabilmente cancerogene", il cosiddetto gruppo 2A, anche se caffè e mate – una tipica bevanda dell'America Latina -, se non consumati a temperature bollenti, rientrano nel gruppo 3, ovvero quello delle sostanze non classificabili come cancerogene per gli esseri umani.

Questa apparente contraddizione è invece proprio la prova del fatto che a rendere pericolose queste sostanze è esclusivamente la temperatura a cui vengono consumate. Ecco perché l'IARC raccomanda di bere le bevande calde a temperature inferiori a i 60 °C.

Le raccomandazioni IARC

In realtà, i rischi legati al consumo di bevande bollenti sono stati segnalati già qualche anno fa. Nel 2016 l’IARC ha pubblicato un volume in cui sono state raccolte tutte le informazioni disponibili sul legame tra consumo di bevande calde e cancro.

Gli esperti che se ne sono occupati hanno individuato una relazione tra consumo di bevande bollenti e l'incidenza di tumore dell'esofago, legame che invece non è stato confermato per lo stomaco e le via aeree e digestive superiori.

L'esofago è il tratto del canale alimentare che va dalla faringe allo stomaco. Il tumore dell’esofago non è molto comune: si stima che nel 2020 siano stati diagnosticati circa 2.400 nuovi casi in tutta Italia, con un’incidenza assai più alta al Nord rispetto al Centro-Sud.

In base ai dati consultati, resi disponibili dalla letteratura scientifica esistente, l'IARC ha definito "probabilmente cancerogeno" il consumo regolare di bevande molto calde.

La maggior parte degli studi analizzati era stata condotta in Asia e riguardava il consumo di tè caldo. Altri studi riguardavano il consumo di mate, una bevanda calda molto diffusa in Sud America, mentre solo due studi hanno valutato la relazione tra la temperatura del caffè e i tumori.

Il legame tra bevande bollenti e tumori all'esofago

In realtà, le temperature raccomandate sono piuttosto elevate rispetto ai gusti medi nel consumo delle bevande calde nel mondo. Ovviamente si tratta di abitudini molto soggettive, che possono variare da persona a persona, ma anche da un Paese all'altro, perché molto forte è anche la componente culturale.

Ad esempio, uno studio condotto su 300 pazienti che soffrivano di problemi digestivi, la temperatura a cui le persone nel Regno Unito gradiscono bere il tè è compresa tra 53°C e 57°C.

Oppure, è stato vito che le aree in Iran dove è più elevata la concentrazione di persone che consumano il tè a temperature maggiori dei 65°C – circa il 62% della popolazione – sono quelle in cui si verificano più casi di tumori dell'esofago, mentre nelle regioni dove i casi di tumore dell’esofago sono pochi, il 72% circa degli abitanti beve il tè a una temperatura inferiore a 55°C.

Come bere il caffè

Al legame tra consumo di caffè e tumori all'esofago sono stati destinati meno studi, ma stando ai dati disponibili, l'IARC ha inserito il caffè nel gruppo 3, quello delle sostanze non classificabili come cancerogene per gli esseri umani.

Tuttavia, anche per il caffè, come per qualsiasi altra bevanda, resta valida la raccomandazione di non consumarla a temperature superiore dei 60°C.

Fonte | Airc

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