
Oggi a Glasgow, dove in questi giorni si sta tenendo la Cop26, era il giorno dell'ex presidente americano Barack Obama. In un lungo discorso (durato quasi 45 minuti) ha affrontato diversi temi: dal ruolo di leadership che devono assumere gli Stati Uniti nella lotta contro i cambiamenti climatici alla necessità di accelerare sulla transizione ecologica e rispettare gli impegni presi con l'Accordo di Parigi.
Obama si è soffermato anche sull'attivismo dei giovani. "In questo movimento l'energia più importante proviene dai giovani. Loro hanno più interesse in questa lotta di tutti gli altri", ha affermato Obama. "Il mio messaggio ai giovani comincia dal riconoscere che sì, avete ragione a sentirvi frustrati. Voglio condividere un consiglio che mia madre era solita darmi, quando ero preso dall'ansia o dalla rabbia, dalla depressione, dalla paura. Mi guardava negli occhi e mi diceva «datti una mossa e cambia quello che c'è da cambiare». Ed è proprio ciò che stanno facendo i giovani in tutto il mondo in questo momento. Tre anni fa una giovane attivista svedese chiamata Greta Thunberg ha ispirato milioni di giovani con i suoi scioperi e dato vita alla mobilitazione per il clima più grande mai vista. Il mondo è pieno di Greta".
"Se saltavo scuola, non era certo per protestare per il clima", ha scherzato l'ex presidente degli Stati Uniti, che ha però lanciato anche un avvertimento ai giovani: "La politica per molti di voi è fonte di delusione, ma non pensate di poterla ignorare", ha aggiunto. "Avete un potere, che è quello di votare, oltre a fare pressione sui governi e sulle aziende. Non sarà sufficiente mobilitare semplicemente i convertiti. Non basterà predicare al coro. Servono proteste per sensibilizzare, e le campagne con hashtag possono diffondere consapevolezza".
Obama ha concluso poi il suo discorso con un invito a rimanere arrabbiati ("stay angry", che richiama il celebre "stay hungry" pronunciato dal fondatore di Apple Steve Jobs in un discorso del 2005 all'Università di Stanford): "Incanalate quella rabbia, imbrigliate quella frustrazione e continuate a spingere sempre più forte. Perché è quello che richiede questa sfida. Diamoci da fare".
E pensare che questa mattina in un tweet Vanessa Nakate, attivista di Fridays for Future Uganda, aveva attaccato duramente Obama, colpevole proprio di non aver mantenuto le promesse sul clima. "Nel 2009, quando avevo 13 anni, avevi promesso 100 miliardi di dollari per i Paesi più poveri per finanziare la lotta al cambiamento climatico. Gli Stati Uniti hanno tradito le loro promesse, e questo costerà la perdita di vite umane in Africa", ha tuonato Vanessa, postando il video di un intervento di Obama alla Cop15 di Copenhagen. "Il Paese più ricco della Terra non contribuisce abbastanza ai fondi per salvare vite. Tu vuoi incontrare i giovani della Cop26" – conclude l'attivista africana rivolgendosi direttamente all'ex presidente americano – "Noi vogliamo i fatti".
Credits video| Source: Ruptly