Quante catene ti sono arrivate in questi giorni? Quei messaggi su Whatsapp che ti dicevano "quello che non vogliono che tu sappia". C'era la vitamina C che fa in modo che non ti ammali, poi un video di tale Stefano Montanari che partiva con una serie di teorie totalmente prive di fondamento scientifico e infine pure questa: gli immigrati sono immuni al Coronavirus perché loro fanno i vaccini contro la tubercolosi.
Prima di entrare nel merito del testo, ti chiedo una cosa: secondo te il Covid-19 e la tubercolosi sono originati dallo stesso virus e possono quindi venire sconfitti da un identico vaccino? Come ben sai, no. Il primo ha all'origine il SARS-Cov-2, la seconda invece il Bacillo di Koch, che è un batterio. Quando hai la febbre e anche l'herpes al labbro, curi entrambe le malattie con gli stessi medicinali? Non credo.
Inoltre, chi è l'autore di queste illazioni? Chi è la persona che dice di aver controllato personalmente in ogni ospedale della Lombardia e di aver chiesto se ci fossero immigrati ricoverati in quelle strutture? Non si sa. Forse è un benefattore che vuole rimanere anonimo, ma è molto più probabile che si tratti di qualcuno che ha inventato l'intera storia di sana pianta.
Chiunque sia, non ha raccolto per bene tutti i dati. Lo conferma Roberto Burioni, virologo presso l'ospedale San Raffaele che, a differenza dell'autore del messaggio, ci mette nome e faccia: "L'ultima delle bufale è che il coronavirus non colpisce gli extracomunitari. Chi è dotato di sprezzo del pericolo può venire dove mi trovo in questo preciso momento, al San Raffaele di Milano, per controllare di persona che non è assolutamente vero", ha twittato dal suo profilo.
Infine, lo stesso anonimo aggiunge che non vi sono bambini tra i ricoverati perché ai nuovi nati viene effettuato il vaccino contro la tubercolosi, che ha una copertura di una ventina d'anni. E sarebbe infatti a partire da quell'età che le persone si ritrovano esposte al rischio di contrarre il virus. Ti basta aver letto le notizie in questi giorni per sapere che, purtroppo, anche i più piccoli possono ammalarsi di Covid-19 e che qualcuno di loro è anche finito in ospedale. Sebbene è vero che tra i più giovani questa infezione sembra dare meno problemi. Ma non è certo grazie al vaccino in questione, dal momento che in Italia viene effettuato solo alle categorie più a rischio.
Un giorno, speriamo presto, troveranno anche il farmaco che permetta di prevenire il contagio da SARS-Cov-2. Per ora, però, non è nascosto in nessun oscuro anfratto di qualche laboratorio segreto: non è esiste ancora. Ci sono diversi candidati in fase di sperimentazione e dovranno superare molti passaggi prima di venire validati. A differenza di quello che vogliono farti credere, infatti, la tua sicurezza è importante, anche per chi produce vaccini.
Fonte| Roberto Burioni