
I pipistrelli che vivono in Italia sono del tutto innocui per noi esseri umani. Purtroppo questi animali pagano lo scotto di una serie di leggende metropolitane, da quelle che li descrivono come assetati di sangue alle voci secondo cui sarebbero portatori di malattie a non finire.
Rivestono, invece, un ruolo importante per l'ecosistema: al pari delle api, per esempio, contribuiscono all'impollinazione; si nutrono, poi, di insetti e zanzare, e sappiamo bene quanto questo sia importante.
Pertanto, se ti imbatti in un pipistrello caduto a terra, non spaventarti, ma soprattutto non fargli del male, ma segui i nostri consigli per salvarlo.
Quindi chiama il prima possibile un veterinario esperto o rivolgervi a un'associazione specializzata.
La prima cosa da fare è accertarsi se si ha davanti un pipistrello adulto o un cucciolo. In questo ti aiuta il periodo dell'anno: da settembre a maggio, infatti, puoi trovare solo pipistrelli adulti; nei mesi di giugno, luglio e agosto potresti trovare anche pipistrelli cuccioli.
In ogni caso, a prescindere dal fatto che sia cucciolo o adulto, non bisogna mai dargli del latte. Né latte vaccino, né in polvere, né latte per gattini e via dicendo. Nessun tipo di latte va dato ai pipistrelli.
Se vivi in una zona in cui ci sono diversi pipistrelli, appuntati da qualche parte nome e recapiti del più vicino veterinario, come anche le informazioni sulle associazioni specializzate presenti in zona e i modi in cui contattarle.
(Pubblicato da Roberto Russo il 14.07.2023
Modificato da Mattia Giangaspero il 19.07.2024)