
Il nome forse potrebbe confondere il suo reale significato. In sostanza si tratta di correnti d'aria cariche di vapore acqueo che si spostano dai Tropici verso le medie latitudini. Se fino a ora ne hai sentito parlare poco, purtroppo in futuro ne dovremo parlare molto più spesso. Queste correnti vengono chiamati fiumi atmosferici che pensa possono raggiungere 2000 chilometri di lunghezza e 600 chilometri di larghezza. C'è anche un altro aspetta da considerare. Il vapore d'acqua che viene trasportato da queste correnti è anche il precursore di piogge abbondanti. E perché c'è un nesso con il riscaldamento globale?
Viene considerata una specie di conseguenza all'aumento delle temperature. Questo perché 1 °C in più comporta anche un aumento di quasi il 7% dell'umidità in atmosfera: l'aria riscaldandosi tratterrebbe più umidità. Infatti ultimamente stai sempre più sentendo parlare di bombe d'acqua (quando piove). Un fenomeno quindi che sempre più sta attirando l'attenzione di meteorologi è quello dei fiumi atmosferici.
Le masse d'aria che si generano, incontrandosi con altre correnti o più calde o più fredde, ma anche con ostacoli tipo catene montuose, fanno salire di quota l'aria umida che, condensandosi, fa aumentare il rischio di forti precipitazioni. E con il riscaldamento globale la previsione è che questi fiumi atmosferici aumentino anche la loro grandezza, sia in largo, sia in lungo. Conseguenza? Sempre più forti precipitazioni. Uno studio prevede che le precipitazioni aumenteranno fino al 40%.
Infine, il fenomeno dei fiumi atmosferici non riguarda solo le coste del Pacifico, ma anche l'Europa, precisamente la Norvegia, la Gran Bretagna e la Francia, ma non solo, anche la costa occidentale della penisola spagnola.