Cosa sono i keiki delle orchidee e come prendersene cura: i consigli per rinvasarli

Sai da dove nasce questa pianta? Si tratta di una riproduzione dell’orchidea, che a volte fiorisce quando è ancora attaccata alla “madre”. Ecco come curarla.
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Francesco Castagna 28 Febbraio 2024

Ti sei mai chiesto come si riproducano le orchidee? Se sì, sappi che uno dei modi per ottenere un vero e proprio clone di questa pianta è con i "keiki". Stiamo parlando di veri e propri cloni dell'orchidea, che a volte possono crescere e fiorire quando ancora sono attaccati alla pianta madre. Li possiamo notare perché germogliano ai lati o all'estremità degli steli e questo processo avviene tramite riproduzione asessuata, ovvero quando nella pianta si instaura il meccanismo della mitosi: si staccano parti dello stesso organismo vegetale e da queste ne nascono di nuovi. Il procedimento è molto utile perché aiuta le piante a ripopolare il proprio habitat con altri esseri viventi clone, il difetto però è che, essendo tutti cloni della pianta madre e avendo lo stesso patrimonio genetico, una volta che viene colpito un'organismo da un virus o un batterio, tutti gli altri verranno contagiati.

Come riconoscere i keiki delle orchidee

Devi sapere che generalmente queste piante producono keiki perché non hanno ricevuto una coltivazione adeguata. È come se per autodifesa della specie attivassero un meccanismo per cui l'orchidea genera più cloni possibili dal suo stesso organismo. Il termine keiki significa per l'appunto "bambino", o "il piccolo", in hawaiano. Durante questo processo sostanzialmente avviene la riproduzione per  agamia da una pianta appartenente alla famiglia delle Orchidacee, soprattutto dei generi Phalaenopsis, Dendrobium, Vanda.

Si riconoscono perché generalmente nascono sullo stelo della pianta, vicino alle gemme dormienti, ma possono apparire anche tra le foglie o nella corona dell'orchidea. Dal momento che nascono con steli già verdi, è difficile capire se si tratti di un germoglio della radice o di una nuova pianta. Tuttavia, esistono tre caratteristiche che possono aiutarti a distinguere un germoglio da un keiki: lo stelo presenta una punta più piatta, è di colore verde acceso ed è più appuntito della radice.

Quali sono le orchidee che producono keiki

Come ti ho anticipato, le varietà che possono produrre un keiki sono principalmente tre: Phalaenopsis, Dendrobium, Vanda. Le Phalaenopsis sono le orchidee più comuni e fioriscono in inverno. Per aiutarle a rifiorire, prova a tagliare il fusto sopra l’ultimo nodo non appena i fiori iniziano ad appassire. Dopo questa operazione, aggiungi un concime specifico in grado di stimolare la fioritura. Assicurati che l'ambiente in cui si trova la pianta abbia una temperatura notturna inferiore ai 13 °C.

Quando e come separare i keiki dalla pianta madre

Se vedi che l'orchidea ha effettivamente generato un keiki, vuol dire che si tratta di un suo tentativo di riprodursi. In quel caso, lascialo sulla pianta madre fino a quando le radici non arrivano a una lunghezza pari a 3-4 cm, rimuovilo solo quando è abbastanza grande e non c'è rischio di fare danni. Come ti ho spiegato prima, il vantaggio dei keiki è che l'orchidea in questo modo riesce a riprodursi velocemente, ricreando una vegetazione nell'ambiente circostante in poco tempo. Dall'altra parte, la produzione di keiki porta alla creazione di una vegetazione totalmente identica alla pianta madre, con lo stesso codice genetico, il che potrebbe essere un elemento di debolezza: una volta che un keiki viene colpito un'organismo da un virus o un batterio, tutti gli altri verranno contagiati.

Come rinvasare e curare i keiki

Una volta che il keiki ha raggiunto una lunghezza di 3-4 cm circa, puoi staccarlo dalla pianta e metterlo in un vaso trasparente con un substrato adatto alle orchidee, inumidiscilo e riempi il vaso con altro substrato, fino a quando le radici sono coperte. Ricordati di innaffiare il keiki sempre con acqua tiepida. Per curarlo invece, ti basterà posizionare il keiki in un posto luminoso, stando attenti a mantenere il substrato sempre umido e a innaffiarlo almeno una volta a settimana. La concimazione del keiki deve avvenire una volta al mese, nel frattempo, tieni d'occhio la nuova pianta per eventuali segni di malattia o infestazione da parassiti.

Crediti immagine di copertina: EliZZZa at English Wikipedia