Lo scrivi Butylphenyl Methylpropional e probabilmente lo conosci meglio come Lilial ma entrambi i nomi si riferiscono alla stessa sostanza sintetica pericolosa per la nostra salute e per l’ambiente.
Perché te ne sto parlando? Semplice: per anni il Lilial è venuto in contatto con la tua pelle perché grazie al suo profumo di mughetto è stato l’ingrediente “segreto” di innumerevoli prodotti dell’industria cosmetica, dagli shampoo ai deodoranti.
Poi, però, la scienza ha cominciato a studiarne le possibili conseguenze sulla nostra salute e una volta confermato il rischio di danni al sistema riproduttivo e di allergenicità, ha spinto l’Unione Europea a vietarlo.
Lo stop è arrivato nel 2022 e dal quel momento vi sono stati svariati sequestri di profumi, bagni schiuma e altri prodotti ricchi di Butylphenyl methylpropional.
Ancora oggi però capita purtroppo di ritrovarsi tra le mani prodotti con il Lilial indicati a lettere cubitali sulle etichette. Un ritardo probabilmente dovuto all’ingente mole di prodotti da togliere e rimpiazzare da scaffali e negozi che, tuttavia, ci ricorda quanto sia fondamentale prestare la massima attenzione verso ciò che compriamo. Anche perché molti di questi prodotti in vendita sono destinati agli adulti tanto quanto ai bambini.
Il Lilial è una sostanza sintetica utilizzata nell'industria cosmetica. Per via del suo profumo simile a quello del mughetto è diventato uno dei componenti principali di prodotti come shampoo, bagnoschiuma, deodoranti e creme.
Recenti studi scientifici però hanno messo sotto la lente d’ingrandimento il Lilial e i suoi effetti hanno sollevato preoccupazioni sulla sua sicurezza. Nel 2020, infatti, il Comitato scientifico europeo per la sicurezza dei consumatori si è espresso contro il Butylphenyl Methylpropional, ritenendolo una sostanza non sicura e dunque tossica per l’uomo.
Nel 2022, la Commissione Europea ne ha vietato l’utilizzo in tutti i prodotti cosmetici.
La diffusione del Butylphenyl methylpropional è estremamente larga perché per molti anni ha fatto parte delle composizioni di prodotti dell’industria della cosmesi. Sto parlando di:
Ma non è finita qui perché il Lilial era presente anche in svariati prodotti dedicati alla pulizia della casa come i detersivi per il lavaggio del bucato.
Nel 2020 la Commissione europea ha classificato il Lilial come una sostanza tossica per l’uomo e l’ha dunque vietata. Studi scientifici ne hanno analizzato gli effetti sulla nostra salute scoprendo che quando somministrato in quantità elevate per bocca, il butylphenyl methylpropional poteva apportare effetti negativi sulla fertilità o sullo sviluppo del feto.
Nelle normali condizioni d’uso, invece, il Lilial al momento è stato ritenuto sicuro ma in via precauzionale, dunque, l’UE ne ha stoppato l’utilizzo.
Parallelamente, però, la sostanza è stata riconosciuta come un potenziale allergene, capace dunque di provocare reazioni allergiche in alcune persone sensibili al contatto con i suoi componenti ed è finita al centro dell’attenzione anche per via del suo pesante impatto ambientale.
Il Lilial infatti non è facilmente biodegradabile ed è dunque in grado di persistere nell’ambiente per lungo tempo causando gravi danni agli organismi acquatici.
Fonte | UE