Craco, il paese fantasma che non smette di vivere (e di affascinare chi lo visita)

Nel Medioevo era diventato un polo militare prima e la sede di un’università poi. Tra il Quattrocento e il Settecento si era riempito di palazzi. Poi negli anni ’60 una frana ha costretto tutti gli abitanti a trasferirsi più a valle, a Craco Peschiera, mentre nel borgo il tempo si è fermato. Oggi è un luogo cosi suggestivo da aver fatto da sfondo a diversi film.
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Giulia Dallagiovanna 23 Agosto 2020

C'è un paese dove il tempo si è cristallizzato e anche se oggi il suo centro storico è completamente abbandonato, può sembrare di sentire ancora il vociare delle persone o il suono delle campane mentre ci si addentra tra i suoi vicoli. Sto parlando di Craco, un comune di qualche centinaio di abitanti in provincia di Matera. Fondato già nell'VIII secolo a.C., nel 1963 ha visto una frana abbattersi rovinosamente sulle sue case e i suoi palazzi, distruggendo completamente quelli di più recente costruzione. Rimangono in piedi dunque solo gli edifici più antichi, che hanno fatto da sfondo a diversi film come Cristo si è fermato a Eboli di Francesco Rosi o La passione di Mel Gibson.

E se avrai occasione di visitarlo, ti sarà facile capire il perché. Immaginati un gruppo di case arroccate su un promontorio e circondate dai Calanchi, solchi profondi scavati nel terreno argilloso. A svettare su tutto, una torre normanna alta 20 metri, che non è stata minimamente toccata dalla frana che ha distrutto tutto il resto. Sembra che l'unico fenomeno naturale in grado di scalfirla sia stato un fulmine, diverso tempo fa.

Si può raggiungere anche in bicicletta o con percorsi di trekking

Ma a Craco i palazzi c'erano davvero. La sua storia infatti è antichissima e già nel Medioevo, durante il regno di Federico II di Svevia, era considerato un importante e strategico polo militare. Nella seconda metà del 1200 diventa sede di un'università, mentre nei secoli successivi si riempie di abitazioni nobiliari. Tra queste c'era palazzo Grossi, del quale ancora puoi vedere gli affreschi e i motivi floreali che lo decorano. Un altro degno di nota è sicuramente Palazzo Maronna, del quale rimangono il portale e la torre e che la gente del posto chiama "il castello".

Protagonista della storia del paese è anche la chiesa Madre, davanti alla quale fu fucilato un gruppo di briganti che avevano preso parte alle rivolte insorte in seguito al processo di unificazione dell'Italia. Ma se vuoi ripercorrere interamente la vita del borgo fantasma, ti consiglio di visitare il Museo Emozionale di Craco (MEC), in quello che era il monastero di San Pietro, che possiede anche un archivio digitale storico e cinematografico.

A Craco puoi arrivarci in macchina, ma nulla ti vieta di risparmiare un po' sulla benzina e sulle emissioni inquinanti preferendo la bicicletta o i percorsi di trekking. In ogni caso, ricorda di informarti prima del tuo arrivo: per questioni di sicurezza, nel borgo si può accedere solo con una visita guidata che costa tra i 10 e i 15 euro, soldi utilizzati proprio per il mantenimento di questo luogo unico. Pensa che il World Monuments Fund lo ha inserito nella sua Watch List, mentre l'Agenzia Spaziale Italiana monitora costantemente i movimenti del terreno nella zona.