
Dite addio al fastidioso gesto di staccare il tappo dalla bottiglia di plastica per gettarlo nel giusto contenitore: dal 3 luglio 2024, in Italia e in tutta Europa, i tappi rimarranno attaccati alle bottiglie. Un piccolo cambiamento che fa una grande differenza per l'ambiente.
Questa nuova norma europea nasce per contrastare l'inquinamento da plastica, di cui i tappi sono tristemente protagonisti.Troppo spesso finiscono dispersi nell'ambiente, creando un problema serio per la fauna marina e gli ecosistemi terrestri. Con i tappi "incollati" alle bottiglie, la raccolta e il riciclo saranno più semplici ed efficienti, con un risparmio di tempo e risorse. Un passo avanti importante verso un futuro più sostenibile, dove la plastica non rappresenta più un problema, ma una risorsa preziosa.
Ma la vera sfida è quella di cambiare le nostre abitudini: non solo riciclare correttamente, ma anche ridurre il consumo di plastica monouso. Solo così potremo davvero fare la differenza e costruire un pianeta più pulito e sano per le generazioni future.
Il motivo è facilmente intuibile: per evitare la dispersione di plastica monouso nell'ambiente, specialmente in mare. Secondo un'analisi di Legambiente del 2022, basata su dati ISPRA, il 7% dei rifiuti da plastica che finiscono in mare in Italia è costituito da tappi. Un'altro studio promosso dalla Commissione Europea stima inoltre che in Europa, ogni anno, vengono disperse nell'ambiente circa 18 miliardi di tappi di bottiglie di plastica.
L'introduzione, a partire da luglio 2024, dell'obbligo di avere i tappi "legati" alle bottiglie in Europa dovrebbe contribuire a ridurre significativamente questo problema.
I benefici di questa nuova norma sono molteplici:
La dispersione dei tappi di bottiglia in plastica nel mar Mediterraneo rappresenta una grave minaccia per l'ambiente e la biodiversità marina. Questi piccoli oggetti, apparentemente insignificanti, possono causare danni ingenti all'ecosistema marino, con conseguenze devastanti per la fauna e la flora. Prima di tutto, c'è da dire che ci potrebbe essere essere un problema di ingestione e di inserimento: gli animali marini, come tartarughe, delfini, pesci e uccelli marini, scambiano spesso i tappi di plastica per cibo, ingerendoli accidentalmente. Questo può portare a soffocamento, blocchi intestinali e persino alla morte. Inoltre, i tappi di plastica possono causare seri danni agli animali marini che si impigliano in essi. Le creature marine come le foche, i leoni marini e i pinguini possono rimanere intrappolate nei tappi, con conseguenti ferite, mutilazioni e persino la morte per annegamento.
Non è secondario anche il problema del rilascio di sostanze e microplastiche, i tappi di plastica infatti sono fatti di materiali che, nel tempo, possono rilasciare sostanze chimiche nocive nell'ambiente marino .Queste sostanze tossiche possono accumularsi nella catena alimentare, causando danni alla salute degli animali marini e, in alcuni casi, anche all'uomo. Tra queste, come ti dicevo, anche minuscole particelle di plastica, che vengono ingerite dagli animali marini di tutti i livelli della catena alimentare, causando seri danni alla loro salute e a quella dell'intero ecosistema.
Contrastare l'inquinamento da tappi di bottiglia nel Mar Mediterraneo richiede un impegno collettivo su più fronti. La scelta di prodotti con tappi in materiali biodegradabili o di bottiglie con tappi attaccati rappresenta un passo importante nella giusta direzione, ma bisogna necessariamente ridurre il consumo dei prodotti monouso. Di questi oggetti, comunque, andrebbe fatta una raccolta differenziata accurata, in modo da smaltire correttamente i tappi di plastica nei contenitori dedicati, fondamentale per avviarli al riciclo e ridurre la dispersione nell'ambiente.