Dallo smart working ai bonus per le bollette, i trasporti e lo psicologo: cosa cambia con l’approvazione del Decreto Aiuti bis

Con 182 voti favorevoli, nessuno contrario e 21 astenuti il Senato nelle scorse ore ha approvato il Decreto Aiuti bis. Il pacchetto di misure introduce novità sul lavoro agile nel settore privato, nuovamente esteso per i fragili e i genitori con figli sotto i 14 anni, e rafforza i fondi per i contributi dedicati ai mezzi di trasporto, alle sedute di psicoterapia e ai bonus sociali per luce e gas.
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Kevin Ben Alì Zinati 14 Settembre 2022

C’è il via libera al decreto Aiuti bis, una serie di misure pensate dal Governo per far fronte alla crisi dovuta agli aumenti del prezzo dell’energia e per affrontare i risvolti sociali e industriali legati all’attuale crisi internazionale.

In attesa della conversione da parte del Parlamento, nelle scorse ore il Senato ha dato luce verde al decreto legge grazie a un rinnovato accordo trovato sui due temi che fino ad oggi ne avevano stoppato il destino.

A dividere, da un lato, il Superbonus, sul quale però è stato trovato l’accordo sulla responsabilità di chi acquista i pacchetti di crediti fiscali, dall’altro invece la qualifica del famoso “docente esperto”, definitivamente eliminata per lasciare spazio solo al riconoscimento economico.

L’intesa raggiunta martedì 13 settembre 2022 ha di fatto sbloccato il percorso del decreto Aiuti bis, che è quindi stato approvato con 182 voti favorevoli, nessuno contrario e 21 astenuti. Le novità riguardano in particolare le misure per contestare la crisi dei prezzi dell’energia, gli aiuti alle famiglie fragili, la proroga dello smart working e del bonus psicologo.

Ma andiamo con ordine.

Bollette ed energia

Con il Decreto Aiuti bis verranno stanziati quasi 17 miliardi di euro, la maggior parte dei quali verranno utilizzati per contrastare i rincari delle bollette e del prezzo dei carburanti: un’emergenza energetica che, l’avrai visto anche tu, sta mettendo a dura prova tutte le famiglie.

Saranno previsti quindi un rafforzamento del bonus sociale per luce e gas anche per il quarto trimestre 2022, la tutela dei clienti vulnerabili e la sospensione delle modifiche unilaterali di contratto di fornitura fino al 30 aprile del 2023.

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Il decreto legge vedrà poi l’arrivo anche di un azzeramento degli oneri di sistema per il quarto trimestre sull’energia elettrica, ovvero di tutti quei costi di interesse generale, come il sostegno alle fonti rinnovabili.

In più verrà ridotta l’IVA sul gas e sarà prorogata la riduzione di 30 centesimi du euro al litro delle accise sui carburanti fino al 17 ottobre.

Smart working

È stata rinnovata anche la misura che riguarda lo smart working nel settore privato. Le condizioni scadute lo scorso 31 luglio ma con l’intesa dietro al Decreto Aiuti bis sono state prorogate al 31 dicembre 2022.

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Potranno accedere al lavoro agile quindi i fragili (quindi maggiormente esposti al contagio da Sars-CoV-2 a causa di patologie pregresse) e i genitori di figli sotto i 14 anni il cui lavoro è compatibile, chiaramente, con la modalità a distanza e a patto che in famiglia non ci sia un altro genitore beneficiario di ammortizzatori sociali o non lavoratore.

Bonus psicologo

Resta e anzi viene rafforzato il cosiddetto bonus psicologo, il contributo dal valore massimo di 600 euro (da calcolare in base all’Isee) da utilizzare per le spese di sedute di psicoterapia.

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Già introdotto dal decreto Milleproroghe dello corso febbraio 2022, ora questa misura è stata potenziata grazie a un finanziamento di ben 25 milioni di euro.

Bonus trasporti

Con il Decreto Aiuti bis passa da 79 milioni a 180 milioni di euro il fondo destinato al cosiddetto bonus trasporti, ovvero quel contributo voluto dal Governo per venire incontro alle esigenze e difficoltà dei più giovani e agevolare l’acquisto degli abbonamento dei mezzi pubblici.

Si tratta di un bonus che prevede un valore massimo di 60 euro una tantum per tutti coloro sotto i 35mila euro di reddito annuo che ne facessero richiesta.

Extraprofitti

Tra le misure introdotte per contrastare la crisi energetica, il Governo punta anche su una stretta sanzionatoria verso quelle aziende e imprese energetiche ree di non versare il contributo straordinario del 25% sugli extraprofitti raggiunti con gli aumenti dell’energia derivanti dalla guerra in Ucraina.

Con il Decreto Aiuti bis di fatto viene bloccato il dimezzamento delle sanzioni previsto per i versamenti effettuati con un ritardo non superiore a 90 giorni e con esso anche la possibilità di avvalersi del ravvedimento operoso, in caso di omesso versamento anche solo in parte, dopo il 31 agosto 2022, per quanto riguarda l’acconto scaduto lo scorso 30 giugno, e dopo il 15 dicembre 2022, per quanto riguarda il saldo con scadenza fissata per il prossimo 30 novembre.

Inoltre, tutti i pagamenti non andati a buon fine o effettuati in ritardo dopo le proroghe relative ai saldi con scadenza lo scorso 30 giugno e quelle in scadenza il prossimo 30 novembre, saranno maggiorate del 60%, quindi il doppio rispetto alla sanzione ordinaria.

Fonte | Ansa