
Sono due grandi personalità per l'attivismo ambientale. La prima a soli 16 anni, con i suoi scioperi per il clima, ha dato vita a un movimento come Fridays for Future in grado di coinvolgere milioni di giovani in tutto il mondo. Il secondo, oltre a essere uno degli attori più richiesti e apprezzati di Hollywood, si è distinto negli anni per il suo impegno ambientalista. Come avrai sicuramente intuito, stiamo parlando di Greta Thunberg e di Leonardo DiCaprio. Lo scorso 1 novembre a Los Angeles, in California, si sono finalmente incontrati.
In una foto postata sul profilo Instagram dell'attore americano i due appaiono sorridenti. "Greta Thunberg è diventato un leader del nostro tempo", afferma DiCaprio. "È grazie a lei e ai giovani attivisti di tutto il mondo che sono ottimista su ciò che ci riserva il futuro. È stato un onore passare del tempo con Greta. Lei e io ci siamo impegnati a sostenerci l'un l'altro, nella speranza di assicurare un futuro più luminoso per il nostro pianeta".
Nonostante i sorrisi sfoderati per l'incontro con DiCaprio, adesso Greta ha un problema da risolvere. L'annuncio della rinuncia da parte del Cile di ospitare la Cop25, la conferenza delle parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc), ha infatti spiazzato la giovane attivista che era giunta nel continente americano a bordo di una barca a vela proprio per intervenire all'importante vertice sul clima che era in programma a Santiago. Il segretario esecutivo dell'Unfccc Patricia Espinosa, sempre lo scorso 1 novembre, ha annunciato ufficialmente che la Cop25 si svolgerà dal 2 al 13 dicembre a Madrid.
Greta Thunberg si ritrova dunque costretta a tornare in Europa. Ovviamente in una maniera sostenibile, evitando un mezzo di trasporto inquinante come l'aereo. Su Twitter l'attivista svedese ha rivolto un appello: "Ho bisogno di trovare un modo per attraversare l'oceano Atlantico a novembre… Se qualcuno mi può aiutare a trovare un mezzo di trasporto gliene sarò grato".
E intanto Fridays for Future si sta preparando per un altro grande sciopero globale per il clima, il 29 novembre, proprio per fare pressione sulla Cop25. Le richieste del movimento affinché i leader mondiali prendano misure più incisive per affrontare l'emergenza climatica non si fermano.