Annullata la Cop25 di Santiago: lo ha annunciato il presidente cileno Piñera

Il motivo della sospensione della conferenza delle parti sul cambiamento climatico è da attribuirsi alle violenti proteste dovute al carovita che sono divampate in Cile in questi giorni. Tra i paesi che potrebbero ospitare la Cop25, in sostituzione del Cile, ci sono Costa Rica e Germania.
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Federico Turrisi 30 Ottobre 2019

"Una decisione molto difficile e dolorosa". Sono queste le parole del presidente cileno Sebastián Piñera, che questo pomeriggio (mattino in Cile) ha annunciato alla stampa l'annullamento della Cop25, la conferenza delle parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc) che era in programma a Santiago dal 2 al 13 dicembre. Da più di due settimane ormai il Cile è attraversato da una imponente ondata di proteste antigovernative, dovute principalmente al carovita e alle forti disuguaglianze che dividono la società cilena.

Il presidente Piñera ha sottolineato che, data l'incadescente situazione attuale, il Cile non è in grado di ospitare un evento come la Cop25, aggiungendo che in questo momento la priorità del paese sudamericano è ripristinare l'ordine pubblico e ristabilire la pace sociale.

La notizia ha un certa rilevanza dal momento che la sospensione della Cop25 rappresenterebbe un problema non indifferente per le negoziazioni internazionali sul clima. Durante il vertice, l'ultimo prima dell'inizio del periodo di implementazione dell'Accordo di Parigi del 2015, si sarebbe dovuto discutere di temi molto importanti legati alla necessità di un maggiore impegno per contenere il riscaldamento globale.

Per ora non ci sono informazioni sulla nuova sede dell’evento. Le soluzioni più verosimili sono due: spostare la Cop25 in Costa Rica, nazione co-organizzatrice insieme al Cile, oppure a Bonn, in Germania, dove si trova la sede principale dell'Unfccc.