Due città europee vietano la pubblicità di prodotti di origine animale per creare abitudini più sostenibili

Niente più pubblicità di prodotti ad alto impatto climatico: può sembrare restrittivo, ma sempre più città in Europa stanno vietando le pubblicità di carne, pesce, latticini e non solo.
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Roberto Russo 16 Novembre 2023

Le pubblicità abbondano ovunque nei nostri contesti urbani e spesso, bisogna riconoscerlo, non sempre promuovono comportamenti sostenibili. È proprio per questo che alcune città dei Paesi Bassi stanno adottando misure drastiche per regolare il tipo di messaggi promossi negli spazi pubblici. Utrecht, per esempio, ha annunciato il divieto di pubblicità per la carne nelle sue aree pubbliche, seguendo l'esempio di Bloemendaal, che ha esteso la restrizione anche a prodotti lattiero-caseari e combustibili fossili.

Queste iniziative non sono isolate: la provincia dell'Olanda Settentrionale è diventata la prima a bloccare la pubblicità dannosa per il clima in tutta la regione. La decisione del Consiglio provinciale di non concedere più spazio alle pubblicità di combustibili fossili, carne e pesce indica un impegno concreto verso uno stile di vita più sostenibile. Ricordiamo, poi, che Harleem, non lontano da Amsterdam, è stata la prima città al mondo a mettere al bando la pubblicità della carne.

Il divieto di pubblicità di carne è stato giustificato da Utrecht come un passo importante per contrastare i danni ambientali causati dalla produzione stessa della carne. Allo stesso modo, Bloemendaal ha emesso un comunicato in cui sostiene che tanto la produzione quanto il trasporto di mangimi per il bestiame contribuiscono al riscaldamento globale, evidenziando la necessità di ridurre le emissioni di CO2.

Blocco delle pubblicità: una misura efficace?

Queste restrizioni non sono soltanto un riflesso della preoccupazione per l'ambiente, ma rappresentano anche un tentativo di influenzare il comportamento dei consumatori (in fin dei conti, è questo lo scopo della pubblicità!). Un gruppo di scienziati comportamentali sostiene che la pubblicità, soprattutto quella legata a prodotti dannosi per l'ambiente, contribuisca a normalizzare comportamenti non sostenibili. Il divieto di pubblicità dei combustibili fossili è considerato da loro come “una misura essenziale” per spingere la società verso uno stile di vita più ecologico. Tuttavia, è importante combinare tali messaggi con altre politiche per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità.

Queste iniziative olandesi potrebbero rappresentare un punto di svolta nel modo in cui affrontiamo la pubblicità e il suo impatto sulla sostenibilità. Resta da vedere se altre città e regioni seguiranno l'esempio e adotteranno misure simili per creare spazi pubblici più in linea con gli obiettivi ambientali e sociali.