“E-state” smoke e plastic-free: tutti i lidi e le spiagge italiane che hanno scelto la sostenibilità

Un’estate sostenibile è possibile? Sì, a cominciare dalla rinuncia a plastica monouso e mozziconi di sigaretta sulle spiagge e nel mare. Sono infatti già diversi i Comuni che hanno scelto di preservare la bellezza dei loro litorali, minimizzando il danno ambientale provocato dall’abbandono di oggetti di plastica monouso e mozziconi.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Sara Del Dot 28 Marzo 2019

L’estate si avvicina e probabilmente già da mesi stai sognando a occhi aperti la brezza marina tra i capelli mentre bevi un drink sotto l’ombrellone. A partire da quest’anno, però, in alcune spiagge il drink potrebbero dartelo senza la cannuccia e in un bicchiere compostabile. Perché sì, il mare è meraviglioso, soprattutto in alcune zone d’Italia, ma per molti anni purtroppo non è stato sufficientemente tutelato, né dalle amministrazioni né tantomeno dai bagnanti. E le conseguenze non sono affatto piacevoli: la plastica infatti rappresenta il 90% dei rifiuti che si trovano abbandonati in mare e sulle spiagge, e i danni che provoca agli ecosistemi marini sono sotto gli occhi di tutti. Non a caso, l’Unione europea ha di recente approvato una direttiva per vietare in tutti i Paesi membri la vendita e l’utilizzo degli oggetti di plastica monouso più utilizzati per tutelare l’ambiente e la nostra salute.

Sebbene la direttiva abbia indicato il 2021 come data di scadenza per liberarsi del materiale incriminato, sono diversi i Comuni e le Regioni che hanno deciso di anticiparne le disposizioni, per diventare plastic-free il prima possibile. Così, in diverse città italiane è stata accolta la sfida lanciata dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa sulla scia della proposta della Commissione Ue, la cosiddetta “Plastic free challenge”, e il polietilene ha progressivamente iniziato a sparire da luoghi pubblici, uffici amministrativi, mense scolastiche, sagre e manifestazioni.

Ma c’è anche chi ha scelto di iniziare il proprio percorso di addio alla plastica proprio dalle spiagge, i canali preferenziali attraverso cui i rifiuti plastici finiscono in mare. E non solo piatti, bicchieri e posate. Infatti, sono molti anche i Comuni che, oltre al polietilene, hanno scelto di vietare l’accesso ai lidi anche a sigarette e mozziconi, per tutelare la sabbia, il mare e la tranquillità dei bagnanti che vogliono godere per qualche giorno della bellezza e la salubrità di luoghi che possono conservare le proprie caratteristiche naturali soltanto se tutelati al meglio.

Spiagge plastic-free

  • Costa Smeralda (Sardegna): il Comune di Arzachena ha emanato un'ordinanza che impone, dal 1 giugno, il divieto di portare nelle spiagge della Costa Smeralda oggetti in plastica monouso, ad eccezione delle bottigliette d'acqua.
  • Lerici (Liguria): il sindaco del borgo spezzino, a partire dal 1 giugno ha deciso di bandire definitivamente la plastica monouso dalle sue spiagge. Un provvedimento che durerà per tutta l'estate.
  • Tarquinia (Lazio): a partire dal 1 giugno 2019, il sindacato balneari ha imposto l'eliminazione nelle spiagge di Tarquinia di oggetti in plastica monouso, sostituendoli con materiali compostabili e biodegradabili.
  • Capri (Campania): a partire dal lido Le Ondine, l'isola inizia il proprio percorso verso un'estate plastic free. Infatti, il ristorante Da Gemma e il suo beach club "Le Ondine", appunto, ha comunicato che userà, a partire da quest'estate, esclusivamente materiali biodegradabili e compostabili al posto della plastica.
  • Napoli: il sindaco del capoluogo campano Luigi de Magistris ha firmato un’ordinanza che vieterà, dal primo maggio a fine settembre 2019, l’utilizzo e la vendita di prodotti monouso non biodegradabili come contenitori, piatti, bicchieri e stoviglie. La norma vale per esercizi commerciali, venditori ambulanti, servizi di catering e tutti gli stabilimenti balneari e circoli nautici presenti sul litorale napoletano.
  • Puglia: l’impegno della Puglia nella lotta alla plastica è già ben noto. Dopo la decisione presa da diversi Comuni di rinunciare definitivamente alla plastica monouso, l’intera Regione ha scelto di fare un passo in più, liberando dalla plastica anche tutti i suoi lidi. L’ordinanza emanata dalla Regione Puglia e realizzata in collaborazione con i funzionari del settore Demanio, i rappresentanti delle associazioni ambientaliste e i sindacati dei balneari, prevede il divieto di commercializzare e utilizzare oggetti in plastica monouso su tutte le spiagge a partire dall’inizio dell’estate 2019.
  • Rimini (Emilia Romagna): con un'ordinanza comunale, a partire dal 1 luglio è vietata la somministrazione di bicchieri e cannucce in plastica monouso nei bar e nei chioschi in spiaggia. I gestori dovranno servirsi di alternative usa e getta realizzate con materiali biodegradabili e compostabili.
  • Pula (Sardegna): a partire dal 15 luglio via la plastica monouso dai locali e dalle manifestazioni pubbliche sul litorale di Pula, in provincia di Cagliari: posate, piatti, cannucce, mescolatori per bevande, contenitori per alimenti e bicchieri in plastica dovranno essere sostituiti con prodotti in materiale biodegradabile e compostabile.
  • Pisa (Toscana): dal 17 luglio nei lidi e nelle spiagge del demanio marittimo del Comune di Pisa (Marina, Tirrenia e Calambrone) è vietato a chiunque di utilizzare contenitori, mescolatori per bevande, cannucce, posate, forchette, coltelli, cucchiai e piatti in plastica monouso. È consentito l’utilizzo di tali prodotti esclusivamente in materiale compostabile. I trasgressori rischiano una multa che può arrivare fino a 500 euro.
  • Lampedusa e Linosa (Sicilia): dal 1 agosto 2018, sulle spiagge delle isole è vietato introdurre contenitori e stoviglie monouso non biodegradabili, shopper e sacchetti in polietilene.

Spiagge smoke-free

  • Arenzano (Liguria): il Sindaco Luigi Gambino ha emesso un'ordinanza al fine di vietare, a partire dall'estate 2019, il fumo nelle spiagge di Arenzano. Gli stabilimenti balneari potranno tuttavia concedere appositi spazi dedicati ai fumatori.
  • Costa Smeralda (Sardegna): dal 1 giugno, in tutte le spiagge del Comune di Arzachena è vietato fumare se non in apposite zone contrassegnate.
  • Lerici (Liguria): il sindaco del borgo, Leonardo Paoletti, ha bandito dal 1 giugno le sigarette su tutte le spiagge della zona in provincia di La Spezia. Qui, dall'inizio dell'estate, i fumatori potranno dedicarsi al loro vizio soltanto all'interno di aree attrezzate.
  • Lampedusa (Sicilia): a partire dal 1 giugno, nelle spiagge di Lampedusa e Linosa sarà assolutamente vietato fumare fuori dalle aree attrezzate. Lo stabilisce una disposizione del sindaco dell'isola, Salvatore Martello.
  • Capaci (Sicilia): è il primo Comune siciliano a prendere una decisione di questo tipo. A partire dal primo di giugno, infatti, nelle spiagge di Capaci non sarà più permesso fumare. Una decisione, quella del Sindaco, che mira a salvaguardare il mare siciliano dall'inquinamento dei mozziconi, che impiegano ben 5 anni a biodegradarsi.
  • Porto Cesareo (Puglia): a partire dal 1 giugno, su questa spiaggia salentina saranno bandite le sigarette e i mozziconi fino a 10 metri dalla battigia.
  • Stintino (Sardegna): già l’anno scorso, nel 2018, il Consiglio comunale di Stintino aveva varato delle regole per tutelare una delle spiagge più belle del Mediterraneo, ovvero La Pelosa. Anche quest’anno, quindi, non sarà possibile fumare sotto l’ombrellone ma soltanto in appositi luoghi come le passerelle di accesso alla spiaggia e zone appositamente attrezzate con posacenere.
  • Cala Pira (Sardegna): questa e diverse altre spiagge sul litorale di Castiadas diventeranno presto inaccessibili ai fumatori.
  • Bibione (Veneto): la prima spiaggia smoke free in Italia è proprio quella di Bibione: 8 km di litorale che contano ogni anno circa 6 milioni di presenze, non saranno più accessibili alle sigarette. L’iniziativa è stata inserita nel progetto “Respira il mare”, in cui si prevedono anche aree delimitate e attrezzate in cui sarà possibile fumare senza inquinare e senza arrecare disturbo agli altri bagnanti.
  • Pesaro (Marche): dal 15 luglio scatta l'ordinanza comunale che impedirà ai bagnanti di fumare sulle spiagge pesaresi e in acqua. Il divieto include la battigia e i 200 metri d’acqua prospicienti la riva. Per chi sgarra sanzioni da 25 a 500 euro.
  • Quartu Sant'Elena (Sardegna): da giovedì 1 agosto anche le spiagge di Quartu Sant'Elena diventano smoke free. Entrano in vigore le regole contenute nell'ordinanza antifumo firmata dal sindaco Stefano Delunas e che prevede sanzioni fino a 500 euro per chi getta mozziconi di sigaretta in mare o negli otto metri antistanti la battigia.

Ultimo aggiornamento | 30 luglio 2019, di Federico Turrisi