Elly Schlein è la nuova segretaria del PD, riuscirà a riscrivere la linea green dei Dem?

Dopo un primo entusiasmo per la vittoria, Elly Schlein, nuova segretaria del Partito Democratico si trova davanti a una delle sfide più importanti: riuscire a convincere base ed elettori con la sua idea di transizione ecologica, così diversa attualmente da quella del partito.
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Francesco Castagna 27 Febbraio 2023

Si sono concluse il 26 febbraio 2023 le votazioni per eleggere il segretario del Partito Democratico, che hanno portato all'elezione della candidata Elly Schlein. Le primarie aperte, ovvero le votazioni che dopo quelle dei circoli hanno chiamato tutta l'area progressista a scegliere il nuovo leader del PD, hanno ribaltato il risultato degli iscritti, che aveva invece indicato Stefano Bonaccini, l'attuale Presidente dell'Emilia Romagna, come leader del partito.

Ex vice di Stefano Bonaccini in Emilia Romagna, donna, dichiaratamente bisessuale, ecologista e femminista. Una campagna intensa e piena di passione, che è riuscita dopo diversi anni a riempire le piazze di persone dell'area di sinistra. La sua mozione, "Parte da noi", è riuscita a ottenere il 53,8%, mentre Stefano Bonaccini si è fermato al 46,2%.

"Per la giustizia sociale e ambientale, insieme" è il manifesto politico che descrive la sua idea su come affrontare le tematiche ambientali. Tra le tante sfide che dovrà affrontare, certamente una di queste è provare il più possibile a far avvicinare il più possibile il PD alla sua visione sui temi green.

"Il mandato che abbiamo ricevuto è quello di cambiare per davvero, metodi, visione e volti, su una linea politica chiara, comprensibile, di sinistra, ecologista  e femminista. È questo ciò che siamo venuti a fare", ha detto Schlein durante il suo discorso nella conferenza post voto.

Qual è quindi il programma green della nuova segretaria del Partito Democratico?

Temi

Nella sua mozione la neo segretaria del Partito Democratico dedica un capitolo alla Transizione ecologica: "Accompagnare tutta la società nella conversione ecologica". Per Schlein l'emergenza climatica deve essere affrontata tramite una conversione dell'economia e della società in chiave ecologista, sottolineando che diseguaglianze e clima sono profondamente interconnessi.

Legge sul clima

Se da una parte c'è la consapevolezza che questo processo porta a cambiare abitudini consolidate e alla paura di perdere posti di lavoro, dall'altra vuole rassicurare il centrosinistra, proponendo una Legge sul clima che accompagni ogni settore economico "ad abbattere le emissioni garantendo che la conversione ecologica sia equa e inclusiva, conveniente per tutte e tutti".

Propone di investire sulle fonti rinnovabili, decisive per ridurre le emissioni e rendere il Paese più indipendente dal punto di vista energetico, ma anche per tagliare le bollette, dal momento che i costi di produzione "sono di gran lunga inferiori a quelli da petrolio e gas".

Stop alle trivellazioni e al nucleare

Sempre nel documento la neo leader del Partito Democratico condanna fortemente la scelta del governo Meloni di continuare a puntare su nuove trivellazioni e sul nucleare, che "non è la strada da seguire, perché ha tempi e costi di industrializzazione incompatibili con gli obiettivi europei di decarbonizzazione". Sì quindi a rinnovabili e alle comunità energetiche, una in ogni comune d'Italia, per "puntare sull’efficienza energetica per diminuire il consumo di energia delle imprese e delle famiglie". Sull'automotive e sulla conversione ecologica di alcuni settori produttivi molto inquinanti, Schlein vuole mettere in campo ammortizzatori sociali e politiche attive che aiutino i lavoratori e le lavoratrici a riqualificarsi e a riprofessionalizzarsi.

Legge sul consumo di suolo

Il consumo di suolo è un altro punto affrontato dalla Segretaria, che propone una legge in grado di contrastarlo e una nuova legislazione urbanistica che sia attenta dei seguenti aspetti:

  • come invertire il paradigma per cui l'Italia si trova a spendere risorse pubbliche sempre per stati d'emergenza, invece di pensare alla prevenzione di fenomeni come il dissesto idrogeologico
  • stop ai condoni e promozione di opere di rigenerazione e riqualificazione urbana
  • gestione sostenibile delle risorse idriche e dell’agricoltura che punti su filiere corte e equa remunerazione

Gestione dei rifiuti

Sul tema Elly Schlein si trova sicuramente in un campo minato, perché la gestione dei rifiuti è stato oggetto delle ultime regionali e le posizioni sono molto polarizzate tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, i principali partiti d'opposizione. La neo segretaria è per il superamento delle discariche e degli inceneritori. Non è chiaro se accomuni quest'ultimi ai termovalorizzatori (che trasformano la combustione dei rifiuti in energia), anche se in un'intervista ha risposto affermando che: "L’Ue con le direttive che abbiamo approvato sull’economia circolare indica una strada chiara". Per questo motivo è per ridurre la produzione dei rifiuti e lavorare quindi sul riciclo delle materie prime.

Stop ai sussidi ambientalmente dannosi

Come ultimo punto, Schlein affronta il tema dei sussidi ambientalmente dannosi, spiegando nella sua agenda di voler eliminare del tutto il finanziamento di 22 miliardi di euro all'anno che l'Italia spende per essi. Il PD di Schlein è per reinvestirli in politiche che accompagnino le imprese piccole e medie in processi di innovazione e di riduzione delle emissioni.

Risultati in Emilia Romagna

Prima della sua elezione in Parlamento, Elly Schlein è stata vice-presidente di Stefano Bonaccini in Emilia Romagna. Quando ricopriva quel ruolo, Schelin si è spesa per promuovere in regione un piano di 3,6 miliardi di investimenti sulla mobilità sostenibilità. Un finanziamento per trasporto pubblico, mobilità pulita e ciclopedonale, logistica e merci su ferro.

"Con il Patto per il Lavoro e per il Clima rafforziamo la rete e l’accessibilità del trasporto pubblico e l’intermodalità, l’elettrificazione delle reti ferroviarie, il trasporto delle merci su ferro, carsharing e bikesharing. L’Unione europea sta virando con coraggio verso la mobilità elettrica e questa Regione ha tutte le carte per porsi alla guida del cambiamento", ha detto Schlein, che allora aveva la delega alle politiche per il Clima della Regione.

Sul Piano energetico regionale poi, la neo Segretaria aveva lavorato insieme a Stefano Bonaccini per la programmazione triennale di attuazione 2022-2024 del Piano energetico regionale, che prevede la "decarbonizzazione dell’economia regionale al 2050 e raggiungimento del 100% di fonti rinnovabili nel 2035 con un target di incremento dell’efficienza energetica di circa il 4% l’anno".

In ottica di una transizione ecologica solidale anche con i più deboli, Schlein si è spesa fortemente al tempo per mettere i Comuni in condizione di garantire il ticket gratuito ai senza fissa dimora.

Contraddizioni

Bisogna riconoscere e accettare con riserva la vittoria di Elly Schlein se si parla di politiche ambientali, ma è anche giusto far emergere alcuni lati controversi della sua figura. È doveroso far presente che quando era in carica come vice-Presidente di Regione, la giunta dell'Emilia Romagna ha approvato provvedimenti come l'ampliamento dell’autostrada attorno a Bologna, la deroga sulla legge regionale del consumo del suolo pubblico e, secondo quanto segnalato da Legambiente, l'Emilia-Romagna è stata la terza Regione in Italia per consumo di suolo nel 2021. Sebbene il suo nome non sia presente nei documenti delle votazioni, bisogna comunque dire che Schlein non rivestiva un ruolo di poco conto in giunta regionale.

Riuscirà questa volta a dettare la linea? Ma soprattutto, riuscirà a riscrivere le politiche green del Partito Democratico, così diverse da quelle attuali?

Credit foto: Wikipedia_Di Sinigagl – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=46406431