Energia elettrica dalle onde del mare: installato il primo innovativo impianto al largo di Ravenna

Si tratta di uno strumento unico nel suo genere, una piattaforma galleggiante in grado di convertire le onde del mare in energia elettrica integrata in un sistema che unisce moto ondoso e impianto fotovoltaico. Si chiama Intertial Sea Wave Energy Converter, e se implementato potrebbe aiutare a sostituire gli impianti offshore con raccoglitori di energia rinnovabile.
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Sara Del Dot 28 Marzo 2019

Se qualcuno ti chiedesse quali sono le energie rinnovabili più efficaci e utilizzate, molto probabilmente citeresti quella solare e quella eolica. Eppure, una delle fonti di energia pulita maggiormente efficaci eppure ancora poco utilizzata è rappresentata dal moto delle onde del mare. Prova a pensarci. Il mare genera un moto ondoso perenne, più o meno potente. Sfruttare la potenza delle sue onde per generare energia è sicuramente un’arma vincente nella progressiva spinta verso le rinnovabili e l’abbandono dei combustibili fossili.

L’ha capito bene Eni, che ha appena installato il primo strumento ibrido di sfruttamento del moto ondoso in grado di adattarsi alle differenti condizioni meteorologiche. Questo impianto pilota, installato nell’offshore di Ravenna che attualmente rappresenta un importante centro per le attività estrattive, si chiama Inertial Sea Wave Energy Converter (ISWEC).

Si tratta di una piattaforma galleggiante ancorata al fondale, dotata di un gruppo giroscopico che converte il moto ondoso in energia elettrica senza emanare suoni o vibrazioni che possano danneggiare la fauna e la flora marina. Il sistema è in grado di adattarsi anche a condizioni meteorologiche estreme, garantendo così un apporto di energia costante nel tempo. In più, questa innovativa tecnologia è stata inserita in un sistema ibrido smart grid (ovvero in grado di distribuire in modo efficiente l’energia elettrica) composto da una centrale fotovoltaica e un sistema di stoccaggio energetico. Un modello al momento unico nel suo genere, facile da manutenere, a impatto ambientale ridottissimo. Se questa innovativa tecnologia verrà implementata, Eni potrà convertire le piattaforme petrolifere offshore mature già presenti in mare, in hub per la generazione di energia elettrica rinnovabile.