Esondazioni e siccità, ecco quali sono i fiumi e i laghi più a rischio: la lista di Legambiente

Nel report annuale ‘Osservatorio Città Clima, Legambiente indica con una lista quali sono i fiumi che hanno registrato più criticità tra il 2022 e il 2023 per quanto riguarda i cambiamenti climatici. Dalle forti e costanti precipitazioni ai lunghi periodi di siccità.
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Mattia Giangaspero 10 Luglio 2023

È oltre un anno che ti raccontiamo di quanto i cambiamenti climatici stiano influenzando i fiumi e i laghi in Italia. Si passa velocemente dal rischio esondazione a problema siccità e anche per questo motivo nel mese di maggio il governo italiano ha approvato il decreto siccità che ha l'obiettivo di riqualificare, progettare e fare manutenzione agli invasi, bacini e argini di fiumi e laghi. Pensa che a causa di questi cambiamenti climatici la perdità di risorse idriche supera il 70% in tutto il Paese e un nuovo campanello d'allarme arriva anche adesso da parte di Legambiente. Nel loro report annuale ‘Osservatorio Città Clima' vengono pubblicati una lista di fiumi e laghi che riscontrano tali problemi. Si tratta di ben 21 fiumi e 10 laghi, che dal 2022 vengono colpiti assiduamente dalla siccità.

I fiumi colpiti da siccità

  • Po
  • Tevere
  • Bisenzio
  • Sesia
  • Pellice
  • Bormida
  • AdigeTagliamento
  • Ombrone
  • Chienti
  • Metauro
  • Misa

I laghi colpiti da siccità

  • Lago Maggiore
  • Lago di Como
  • Lago di Garda
  • Lago di Bracciano
  • Lago Fedaia
  • Lago di Massaciuccoli
  • Lago di Nemi

Passando invece al tema delle esondazioni, il report parla di tutti gli eventi estremi degli ultimi 13 anni che hanno portato fiumi e laghi a straripare. In totale sono state 231 le esondazioni dal 2010 ad oggi e maggiormente sono accadute in queste regioni.

Le regioni più colpite dalle esondazioni

Emilia-Romagna (39 eventi)

Lombardia (38)

Sicilia (24)

Piemonte (18)

Liguria (17)

Ohga qualche mese fa ha contattato direttamente ANBI (Associazione nazionale dei consorzi di bacino) per chiedere spiegazioni in merito a quanto accade ogni anno e ad ogni evento climatico estremo, ai fiumi e ai laghi. Non solo, la stessa ANBI, tramite il suo direttore generale Massimo Gargano, ha proposto soluzioni che crede possa bloccare tutto questo, nonostante i cambiamenti climatici. L'appello è arrivato direttamente anche al governo e speriamo che a prescindere dalle bandiere di partito, queste soluzioni vengano applicate per salvare le nostre terre, i nostri fiumi e i nostri laghi.