Fate largo a BeachBot, il robot che ripulisce le spiagge dai mozziconi di sigaretta

Il prototipo è stato ideato da due ricercatori olandesi, Martijn Lukaart e Edwin Bos, con la collaborazione dell’Università tecnica di Delft. BeachBot si sposta in autonomia e attraverso un algoritmo viene addestrato a riconoscere i filtri di sigarette abbandonati in spiaggia, anche quando sono parzialmente coperti dalla sabbia.
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Federico Turrisi 30 Luglio 2021

Estate, tempo di relax in spiaggia. E chi non manca mai vicino all'ombrellone? Le famigerate cicche, ovviamente. Sai quanto impiegano a degradarsi i filtri di sigarette abbandonati in giro? Dai 5 ai 12 anni. E nel frattempo, ne fanno di danni all'ambiente. L'inciviltà purtroppo non conosce confini e i mozziconi di sigarette rimangono tra i rifiuti antropogenici più diffusi al mondo, sulle spiagge e non solo.

Quando i due ricercatori olandesi Martijn Lukaart e Edwin Bos hanno fondato la start-up TechTics, si sono fatti una domanda: che cosa si potrebbe fare per contribuire al contrasto di questo problema? Dalla loro ricerca, portata avanti anche con l'aiuto dell'Università tecnica di Delft, è nato BeachBot, un robot in grado di individuare e prelevare i mozziconi di sigaretta presenti sulle spiagge. È stato possibile vederlo all'opera già lo scorso settembre, in occasione del World Cleanup Day, quando BeachBot ha setacciato la spiaggia di Scheveningen, a L'Aia.

Ma come ci riesce? È tutta una questione di intelligenza artificiale. Il robot è a guida autonoma e sfrutta un sistema di telecamere per scandagliare la sabbia e localizzare i mozziconi di sigaretta, che vengono poi raccolti attraverso una sorta di rostro e immagazzinati in un apposito contenitore. A supportare BeachBot c’è il software Trove, realizzato da Microsoft, che raccoglie le fotografie di mozziconi fornite dagli utenti. Confrontando le varie immagini, la macchina impara quindi a riconoscere il rifiuto in questione, anche se è parzialmente nascosto dalla sabbia. Ovviamente più ampio sarà il database di immagini, maggiore sarà la precisione del robot.

Per la sua prossima demo, prevista per questa estate, BeachBot potrà contare anche sull'aiuto di due robot scout più piccoli che avranno il compito di cercare i mozziconi e indicare la loro posizione, così da facilitare le operazioni di pulizia. Insomma, non è la prima volta che lo diciamo: quando si parla di tutela dell'ambiente, anche l'innovazione tecnologica ci può dare una grossa mano.