I fichi sono uno dei frutti che non dovrebbero mai mancare sulla tua tavola per il gusto dolcissimo e soprattutto per l'importante apporto energetico. Sono ricchi di proprietà, come l'altro contenuto di sali minerali, ma è bene sapere che in alcuni casi il loro consumo potrebbe avere delle controindicazioni.
Il fico è il frutto omonimo della pianta Ficus carica e anche se tradizionalmente viene collegata alle terre dell’Asia, è una pianta diffusa praticamente in tutto il mondo, anche in Italia. Si tratta infatti di una pianta appartenente alla famiglia delle Moraceae e che rientra nel genere Ficus. All’interno di questo genere puoi trovare diverse specie di fico: il Ficus carica sativa, cioè quello domestico, detto anche "femmina" o il Ficus carica caprificus, che invece indica quello selvatico (e detto "maschio"). In ogni caso si tratta di un albero dalle grandi dimensioni: pensa che può raggiungere anche i 10 metri di altezza.
Se ti stai chiedendo da dove deriva il suo nome, l'aggettivo “carica” fa riferimento all’origine che, secondo molti, è legata all’Asia Minore, in particolare alla Caria.
Come accade per molti altri frutti, anche i fichi si possono trovare in diverse varietà. La caratteristica che ti permetterà di distinguerle tra loro è, innanzitutto, il colore della buccia, che può essere:
Forse ti aspettavi di trovare in questa breve lista anche il famoso fico d'india, termine che tuttavia indica una pianta e un frutto differenti, che non hanno nulla a che fare con quelli di cui ti ho parlato finora.
Per quanto riguarda il periodo, i fichi sono un frutto tipicamente estivo, raccolto da inizio estate fino a settembre, alle porte dell'autunno.
Tuttavia, esistono alcune varietà di questa pianta in grado di produrre sia i classici fichi, sempre nella stagione estiva, che i meno conosciuti fioroni, che di solito spuntano dagli alberi in primavera e fanno ormai parte della tradizione culinaria pugliese.
Una porzione di 100 grammi di fico apporta circa 47 calorie e contiene:
La prima proprietà che viene riconosciuta generalmente al fico è l’importante apporto energetico. Si tratta, infatti, di un frutto che in soli 100 grammi racchiude in sé circa 63 chilocalorie. In più, come hai potuto intuire della tabella dei suoi valori nutrizionali che ti ho riassunto qui sopra, il fico è assai ricco di carboidrati e anche di fibre, fonti importanti di energia. Al contrario, ha un basso contenuto di grassi ed è un frutto altamente abbondante di vitamine e sali minerali. Questo gli conferisce anche proprietà antiossidanti.
Sono riconosciute anche le proprietà terapeutiche del fico. In particolare i fichi di giugno/luglio sono ricchi di pectine e sali minerali, e sono apprezzati per l'alta digeribilità e per essere un buon rimedio contro il gonfiore.
La polpa del fico, inoltre, può favorire un’azione depurativa e allo stesso tempo può disinnescare infiammazioni delle vie respiratorie e urinarie: in questo senso, potresti anche pensare a degli impacchi a base di polpa di fico da applicare, per esempio, su ascessi o eruzioni cutanee.
A proposito della ricchezza del fico in fatto di minerali, ti suggerisco di non tralasciarli nella tua alimentazione per l’alta concentrazione di potassio. A livello fisico ti possono aiutare contro la stanchezza o i crampi muscolari in caso di attività prolungata ma contribuiscono anche a tenere sotto controllo la pressione arteriosa. Inoltre, grazie alla presenza di particolari enzimi, il fico è un alimento molto indicato per favorire la digestione e l’assimilazione dei cibi.
Come per qualsiasi alimento, è importante specificare che ogni individuo può avere esigenze alimentari particolari, ma in linea di massima il consiglio è quello di mangiare i fichi all'interno di un'alimentazione variegata.
Se si considera che circa 100 grammi di fichi – l'equivalente di due frutti senza buccia – racchiudono in sé circa 63 chilocalorie, si capisce perché non si tratta di un frutto eccessivamente "zuccherino": se ne possono mangiare infatti un paio al giorno, sempre se non si hanno particolari condizioni di salute e se si tiene sotto controllo l'ammantare degli zuccheri assunti nella giornata.
Nessun alimento, preso da solo, fa ingrassare, ma a incidere sul peso corporeo di una persona sono lo stile alimentare e di vita e le abitudini sbagliate. Ovviamente, come tutta la frutta e gli altri alimenti con un certo apporto energetico, mangiare troppi fichi potrebbe portarci ad assumere più calorie di quelle di cui abbiamo effettivamente bisogno con il rischio di ingrassare.
Ma non si tratta di una questione di peso, piuttosto di salute: l’apporto di zuccheri dei fichi, se non adeguatamente bilanciato dalla presenza di altri alimenti, può far impennare la glicemia, alzare l’insulina e accelerare l’accumulo di adipe. Il consiglio è quindi quello di mangiare fichi con moderazione e sempre combinati con una fonte proteica non grassa, come ad esempio può essere lo yogurt bianco senza zuccheri aggiunti.
La dolcezza del fico è anche una delle sue controindicazioni, specialmente per le persone in sovrappeso o che soffrono di diabete. Il fico, come ti ho detto qualche riga sopra, è ricco di zuccheri che quindi possono contribuire da un lato all’aumento di peso e dall’altro all’innalzamento della glicemia. Inoltre, il fico è anche molto ricco di ossalati, ovvero delle molecole che in alte concentrazioni possono favorire la formazione di calcoli e che, per questo, lo rendono un alimento sconsigliato in caso dovessi soffrire di problemi ai reni o alla cistifellea.
Fonte| Humanitas
(Scritto da Kevin Ben Alì Zinati il 29 giugno 2020
modificato da Maria Teresa Gasbarrone il 31 luglio 2023)