Fit for 55: per l’UE e l’Italia è fondamentale parlarne alla Cop27, ma Pichetto Fratin è contrario

I lavori per la prossima Cop27 sono sempre più vicini, sarà un’occasione per il nuovo governo di capire come tenere fede ad alcuni provvedimenti. Come il Fit for 55, di cui però il neo ministro Pichetto Fratin non condivide nulla.
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Francesco Castagna 4 Novembre 2022

Non sono molte le realtà non governative italiane che prenderanno parte ai lavori sulla prossima Cop27, il motivo è la chiusura da parte della Presidenza egiziana, che non ha concesso a tutti l'ok per poter assistere all'evento. Altri invece si sono limitati a seguire i lavori a distanza, vista anche la bassa libertà di stampa egiziana.

Si è tenuto il 3 novembre 2022 un incontro online organizzato dal think thank sul cambiamento climatico Ecco, una delle associazioni che parteciperà in presenza alla Conferenza delle Parti. Ospite speciale dell'evento Alessandro Modiano, inviato Speciale per il Cambiamento climatico (nominato da Cingolani sotto il governo Draghi), che è intervenuto per presentare l'azione italiana alla Cop27 e spiegare il coordinamento con le altre nazioni europee.

Con il cambio di governo, la Cop27 rappresenta uno dei nuovi impegni internazionali, gli esiti infatti saranno molto importanti per capire qual è l’agenda climatica a livello globale.

Questa Conferenza delle Parti ha una doppia identità: è africana, dice il think thank Ecco, perché sarà l'occasione per discutere del futuro del continente, saranno centrali i temi legati agli impegni dei Paesi sviluppati a supporto di quelli più vulnerabili. È poi anche mediterranea, perché la location implica il dovere di ridiscutere del Mar Mediterraneo, un hotspot climatico che ci impone di ripensare a nuovi modelli di cooperazione regionale e nuovi partenariati.

"Il segnale di partecipazione del nuovo governo è di grande importanza, ci presenteremo con il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin, che tornerà anche durante il segmento ministeriale che comincerà il 15 novembre" , ha detto Alessandro Modiano.

Sul tavolo, alcuni punti discussi già nella precedente Cop di Glasgow, l'obiettivo è non fare nessun passo indietro rispetto all'ambizione di mantenere la temperatura entro 1.5°C, "Su questo l'Italia insisterà moltissimo, facendo appello ai Paesi che non hanno presentato ancora un piano d'azione per il clima", ha detto con chiarezza il rappresentante italiano, e ha aggiunto che "Gli scienziati ci dicono che le nostre azioni non sono sufficienti, da parte nostra ci impegneremo a rispettare le decisioni sul Fit for 55, l'intenzione è di ottenere qualche risultato prima e durante la cop27".

Un obiettivo vincolante, ricorda Modiano, per cui dovremo tagliare del 55% le emissioni di gas inquinanti entro il 2030 rispetto alla situazione del 1990. Si apre dunque un problema politico, perché se una figura tecnica come Modiano è assolutamente convinta della necessità di attuare il pacchetto Fit for 55, non lo è allo stesso modo il neo ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin.

Il neo ministro infatti, come avevamo già ricordato, poco dopo l'approvazione del pacchetto da parte dell'Europarlamento si è detto contrario al Fit for 55, definendolo ideologico e poco realistico, e aggiungendo: "Continuo a non immaginare il Gran Premio di Monza senza il rombo del motore delle auto in pista. Bisognava ridurre le emissioni in modo graduale tenendo conto della realtà che stiamo vivendo".