Flora e fauna riescono ad appropriarsi dei territori dove i ghiacciai si ritirano

I ghiacciai si stanno sciogliendo in varie parti del mondo, ma cosa potrebbe nascere al loro posto? Uno studio di un team di ricercatori di Milano spiega che il processo di trasformazione del suolo sarebbe identico in tutti i luoghi in cui si perde un ghiacciaio. Non ci sarebbero differenze.
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Mattia Giangaspero 20 Settembre 2024

"Se il ritiro dovesse continuare al ritmo attuale, alla fine del secolo la superficie lasciata libera dai ghiacciai di tutto il mondo potrebbe essere pari all’intera superficie dell’Italia".

La dichiarazione che hai appena letta è stata fatta da Francesco Ficetola, docente di Zoologia del Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università Statale di Milano, il quale ha pubblicato una ricerca su Nature chiamata “The development of terrestrial ecosystems emerging after glacier retreat”.

Questa ricerca pone l'accento su cosa potrebbe accadere in futuro nel caso in cui i ghiacciai incominciassero tutti a ritirarsi. Cosa accadrebbe all'ecosistema di quei luoghi, cosa accadrebbe alle Alpi, all’Himalaya, alle Ande e all’Artico? 

La prima notizia che viene data dallo studio riguarda il fatto che il processo di trasformazione sarebbe il medesimo in tutto i luoghi dove sono presenti i ghiacciai, anche se questi sono lontani migliaia e migliaia di chilometri. Il team dell'Università di Milano ha analizzato, tramite 1200 campioni di suolo di aree differenti, che la nascita di nuove forme di vita avverrebbe allo stesso modo. La fase evolutiva prevede la prima formazione di microrganismi e solo dopo 10 anni il suolo incomincia a popolarsi di piante, fiori e alberi. La biodiversità vegetativa una volta formata porterà poi all'arrivo diretto di altre forme di vita animali.

Ora forse la domanda che sorge spontanea è che nel momento in cui i ghiacciai si dovessero sciogliere e al loro posto incominciassero a formarsi sempre più piante, alberi e fiori, cosa potrebbe accadere dal punto di vista climatico? 

Qui ci viene in soccorso un altro studio condotto dagli scienziati della Southern University of Science and Technology di Shenzhen, in Cina. Ne parlammo già in modo approfondito. 

Volendo solo rispondere alla domanda, otterresti due versioni, una positiva e una negativa. Potrebbe essere un aspetto positivo nel momento in cui "più alberi significano che più carbonio verrà rimosso dall'atmosfera, ma anche ampliamento di habitat per specie animali." Potrebbe essere vista negativamente se "gli alberi ad altezze inferiori non riescono a sopravvivere perchè anche lì cambia la condizione climatica e anche che altri ecosistemi presenti ad altitudini molto elevate cessano di esiste". Questo significa anche perdere risorse idriche provenienti dalle sorgenti.

Fonte | Nature