Fotovoltaico in condominio, scopri come risparmiare e tutelare l’ambiente: tutti gli incentivi per i gruppi di autoconsumo

Fare il proprio piccolo passo verso l’indipendenza energetica, utilizzando energia pulita e anche risparmiando. Sono le possibilità offerte dal “fotovoltaico in condominio”, ovvero l’installazione di pannelli che forniscono energia ad almeno due famiglie che abitano nello stesso edificio. In questo articolo ti spiego come sfruttare questa opportunità.
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Michele Mastandrea 30 Aprile 2022

Condividere, sarai d'accordo, è sempre qualcosa di positivo. Questo vale anche in campo energetico, come ti dimostrano le possibilità offerte dal "fotovoltaico in condominio". Con questa formula, intendo parlarti dei benefici che puoi ottenere dal mettere in comune l'energia prodotta da un impianto a energia solare condominiale.

Nuove recenti disposizioni governative, contenute nel Decreto Energia e pubblicate sul sito del Gse, Gestore dei Servizi Elettrici, permettono infatti non solo di renderti più facile l'installazione di impianti nel tuo condominio. Ma anche di guadagnare dalla vendita dell'energia prodotta in più e non utilizzata.

Gli incentivi finora valevano per tutti i nuovi impianti installati a partire dal 1 marzo 2020: la novità è che ulteriori agevolazioni sono state varate anche per l'ampliamento degli impianti installati in precedenza. In particolare, mi riferisco a quelli per l'illuminazione di aree comuni dei condomini, che ora possono essere ristrutturati per rifornire di energia anche le singole unità abitative.

Guadagno anche economico

Mettere sul mercato l'energia non sfruttata diventerà ancora più conveniente. Gli incentivi per chi si connette alla rete nazionale – accordandosi con il Gse –  comprendono infatti anche, sul piano economico, di una "tariffa-premio" di 100 euro al MegaWatt/ora prodotto e poi reimmesso nel sistema generale.

A questo va sommato un ulteriore contributo annuale di 7,78 euro al MW/h (per il 2022) e un'ulteriore quota di 59 centesimi al MW/h. Infine, un altro incentivo riguarda la remunerazione delle perdite di rete evitate. Si tratta, se non lo sai, di quelle perdite naturali di energia che si verificano fisiologicamente durante il trasporto dalla centrale di produzione fino al tuo contatore: perdite che installando un impianto sul tetto di casa tua si vanno dunque a eliminare. In questo caso, si tratta di 3,2 euro circa al MW/h per la bassa tensione e di 1,5 euro circa al MW/h per la media tensione.

Meno burocrazia

Per accedere a questi incentivi basta essere in due appartenenti al condominio, e formare così un "gruppo di autoconsumo". Farlo è semplice: basterà solamente nominare un referente (l'amministratore condominiale, oppure uno dei condomini), che dovrà poi occuparsi della pratica contattando il Gse. Stesse regole che valgono già ora per le comunità energetiche.

E il concetto stesso di condominio è stato allargato. Comprende ora anche le villette a schiera, ma anche i "supercondomini" di cui fanno parte più edifici. Si può dunque utilizzare la detrazione al 50% (Ecobonus) per installare pannelli o ampliare quelli vecchi, incentivi che sono compatibili anche in caso di accesso al Superbonus 110%.

Anche sul piano della burocrazia, sarà molto più semplice accedere agli incentivi. Ti ho infatti già parlato di come l'installazione di impianti sui tetti, o nelle pertinenze, o negli spazi comuni, sia stata derubricata qualche giorno fa a "manutenzione ordinaria", snellendo dunque le pratiche.

L'idea generale di questi incentivi è quella dunque di spingere verso l'autoconsumo. Una pratica che se applicata su larga scala permetterebbe di ridurre moltissimo il fabbisogno energetico dall'esterno, tema decisivo in questi tempi di guerra.