Fragole in gravidanza? Via libera, ma con qualche accorgimento in più

Fragole in gravidanza sì o no? Fortunatamente sì, ma sempre con prudenza. Questo tipo di frutta, infatti, fa parte della categoria degli alimenti che possono provocare allergia. Lavale bene con acqua corrente del rubinetto e lasciale poi in ammollo con bicarbonato o amuchina: così facendo, ti proteggerai anche dalla toxoplasmosi.
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Gaia Cortese 31 Marzo 2019
* ultima modifica il 25/09/2020
Con la collaborazione della Dott.ssa Silvia Soligon Biologa Nutrizionista

Voglia di fragole. È forse una delle voglie più comuni che potrebbe avere una donna in dolce attesa. Che poi è ancora da chiarire se in gravidanza certe voglie di alimenti più o meno particolari si verifichino realmente o se facciano parte più di qualche credenza popolare che si è tramandata incessantemente fino ai giorni nostri. Ad ogni modo, può capitare di avere desiderio di una coppa di fragole con panna montata, anche senza essere in dolce attesa, figuriamoci quando ci si sente anche un po’ giustificate a concedersi qualche sfizio, per il solo fatto di aspettare un bambino.

Fragole in gravidanza: sì o no?

Da sempre le fragole sono conosciute come frutti allergizzanti; per questo motivo, molte donne incinte temono di avere una reazione allergica durante la gravidanza. L’altro dubbio sorge per il fatto che le fragole, crescono a contatto con la terra e non vengono sbucciate; questo aspetto le farebbe rientrare negli alimenti che possono trasmettere la toxoplasmosi, una malattia provocata dall’ingestione di un parassita, il Toxoplasma gondii, che può trasmettersi all'uomo attraverso gli animali, i gatti in particolare, attraverso il cibo (carne cruda di maiale e di pecora, vegetali contaminati da feci di gatto). Questo parassita, nelle donne incinte, può passare al feto attraverso la placenta e provocare un aborto nelle prime settimane di gravidanza o problemi di ritardo mentale a carico del feto.

Attenzione alle allergie

Le fragole in gravidanza si possono mangiare. È vero, le fragole contengono delle sostanze che liberano l’istamina, un mediatore chimico coinvolto in diverse reazioni allergiche. Se sei incinta, è possibile che tu abbia una reazione allergica dopo aver mangiato delle fragole, anche se prima della gravidanza non avevi mai accusato alcun problema. Se dovesse assalirti quindi una voglia incontenibile di fragole, proprio mentre sei in dolce attesa, lava bene una decina di fragole e togliti la voglia, ma fai solo attenzione a eventuali rossori o pruriti della pelle, per evitare di consumarle di nuovo. Se succede, informa anche il tuo medico di fiducia.

Bicarbonato o amuchina per lavarle

Le fragole sono a contatto con il terreno, perché qui nascono e crescono. Per proteggerti dal rischio di contrarre la toxoplasmosi, è sufficiente lavarle bene. Lasciale almeno una decina di minuti in acqua con bicarbonato o amuchina, in modo da eliminare ogni residuo di terra e soprattutto eventuali microrganismi nocivi come quelli della toxoplasmosi.

Il parere dell'esperto

Abbiamo sentito sull'argomento la Dottoressa Silvia Soligon, Biologa Nutrizionista: "Diverse donne riportano reazioni di ipersensibilità nei confronti delle fragole durante la gravidanza; l'ipotesi avanzata è che dipendano da una riduzione delle difese immunitarie in questa particolare fase della vita. Ciò non significa che tutte le donne incinte debbano evitare le fragole. Piuttosto, chi le mangia deve ricordare una regola fondamentale che vale per tutta la frutta: prima di consumarle è necessario lavarle accuratamente per scongiurare il rischio di toxoplasmosi. Si può optare per il lavaggio con il bicarbonato o con soluzioni apposite, seguito da un altrettanto accurato risciacquo con acqua corrente. Le uniche che possono evitare questa procedura sono le donne già immuni alla toxoplasmosi".

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