
Ma i funghi per quanto tempo devono cuocere? Una domanda legittima, perché se ne sentono di tutti i colori. In effetti cuocere i funghi non è così semplice, se non si conoscono le regole base. Ma una volta che le avrai imparate, tutto risulterà più facile e riuscirai ad esaltarne il sapore al meglio.
Ecco quindi la regola base di cottura dei funghi, quella che riguarda la durata: per quanto tempo tenerli sul fuoco, quindi?
I funghi, prodotto del sottobosco, sono deliziosi e ricchi di sostanze nutritive, ma sono anche "spugne" per le impurità. Ecco perché, oltre a pulirli bene a secco, è necessario cuocerli: il calore della cottura aiuterà a ridurre gli alcaloidi pericolosi per la salute e le sostanze tossiche pericolose per il fegato (certe specie di funghi ne contengono quantità maggiori rispetto ad altre ed è importante anche per questo acquistare sempre funghi certificati dall'Ispettorato Micologico dell'ASL territoriale, oppure farli certificare nel caso di funghi raccolti nei boschi).
La cottura dei funghi freschi varia per tipologia di fungo e per dimensione del taglio. Naturalmente, tagliandoli più finemente i tempi di cottura si ridurranno, mentre per tagli più spessi bisognerà lasciarli sul fuoco o in forno per più tempo.
In generale, comunque, i funghi non hanno bisogno di cotture molto lunghe: per le specie poco tossiche bastano dieci minuti, al massimo un quarto d'ora, che siano in padella con olio oppure grigliati o bolliti.
Diverso il discorso per i funghi secchi, che prima di cuocere devono rinvenire immergendoli in acqua, per idratarli nuovamente.
Versali in una terrina, coprili con acqua tiepida e lasciali ammorbidire per mezz'ora. A questo punto, potrai procedere come per i funghi freschi, cuocendoli a seconda della dimensione del taglio che hai scelto, per pochi minuti.