I funghi non vanno lavati! Ecco come pulirli al meglio preservandone le qualità

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
I funghi sono un alimento sano e gustoso, ma per molte persone scomodo perché ritengono che la pulizia sia difficile. In realtà non è così, anche se è necessario conoscere qualche regola. Eccole!
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Sara Polotti 22 Ottobre 2021

I funghi, cibo profumato e molto amato, sono un pilastro della cucina italiana, ma sono diffusi in tutto il mondo. Si acquistano al mercato (dopo che sono stati accuratamente certificati da un veterinario, dal momento che esistono molte varietà di funghi nocive per l'essere umano!) oppure surgelati al supermercato, e sono deliziosi in numerose ricette.

Se li hai acquistati freschi, dovrai di certo pulirli. Non pensare che pulire i funghi sia un'operazione difficile e faticosa: bastano pochi passaggi (e neanche una goccia d'acqua!) per pulire al meglio i funghi, di qualunque varietà essi siano, e quindi porcini, Champignon, finferli, chiodini…

Assicurati di seguire questi passaggi e potrai gustare i funghi freschi mantenendo il sapore ed evitando sporcizia e terriccio.

Perché i funghi non vanno lavati

I funghi, innanzitutto, non vanno lavati sotto l'acqua o lasciati in ammollo per un semplice motivo: per loro natura, si riempirebbero di acqua come una spugna e anche il colore si altererebbe. Meglio procedere con una pulizia "a secco", in questa maniera.

Cosa fare dopo la raccolta

Che tu li abbia raccolti o che li abbia acquistati al mercato, i funghi andrebbero comunque puliti da parassiti e terra. A casa, quindi, procurati un foglio di giornale e appoggiali a testa in giù in modo che terriccio e piccoli vermi eventualmente rimasti cadano giù.

Trascorsa qualche ora, con un coltellino a lama liscia raschia il gambo eliminando delicatamente la terra rimasta.

Come pulire i funghi

Dopo che hai rimosso la terra dal gambo, prendi un panno in cotone asciutto e passalo tutto attorno al fungo. In alternativa puoi usare anche un pennellino pensato appositamente per lo scopo (ovvero rimuovere tutta la terra rimasta).

In alcuni casi, certi funghi (come gli champignon) avranno bisogno di essere liberati dalla pellicola che ricopre la cappella: afferrala con le dita e "spela" il fungo.

Prendi poi con le mani i funghi, uno alla volta, afferrando con una il gambo e con una la cappella. Gira tra le mani le due parti e con un movimento rotatorio deciso stacca il gambo avendo cura di non romperlo.

Taglia quindi a fette o a rondelle le cappelle e cucinale come preferisci, in padella, nei risotti o con le classiche tagliatelle.